In vista della volata finale del campionato di Terza Categoria, l’Aia di Messina preferisce oscurare le designazioni arbitrali. E’ l’ultima novità del palazzo di Via S. Sebastiano. Le polemiche da parte delle società sono inevitabili. Invecedi dotarsi di fischietti alacri e capaci di dirigere incontri di un certo spessore, la sezione arbitri di Messina preferisce velare le proprie scelte. Un campionato di terza categoria esaltante, con tante squadre ed incerto nel risultato finale, perde di credibilità con delle direzioni arbitrali insufficienti e disastrose. Il presidente Orazio Postorino, con i propri collaboratori, non è riuscito a “sfornare” arbitri di un certo spessore. Il fattore “giacchette nere” quest’anno, come nello scorso campionato, ha pesato parecchio. La rabbia delle società è tanta. Investono parecchio, anche economicamente, e poi quasi domenicalmente sono costrette a vivere un “dramma”. Come salvare l’operato dell’Aia di Messina? Dal sito www.aiamessina.it ( poco aggiornato e funzionale ndr) viene messo in risalto l’arbitro perfetto. Resta solo, però, una mera utopia. Il campionato di terza categoria, soprattutto quello del girone B, passerà alla storia per essere stato il festival degli errori arbitrali. Settimanalmente allenatori, giocatori e società denunciano l’operato degli arbitri. Da Via S. Sebastiano però non trapelano notizie. Anzi. Il sito web ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri settimanalmente è un susseguirsi (a distanza di pochi minuti) di cambiamenti delle designazioni arbitrali. I misteri dell’ informatica. L’era telematica è piena di magie. Un mandato poco felice per Postorino. Nessuna giustificazione neppure dalla Lega di Messina, che dovrebbe far sentire le lamentele degli attori principali attraverso la voce del presidente Carmelo Alfieri, spesso presente sui campi di giuoco. Invece nessun commento, nessuna iniziativa. Insomma, ancora una volta sono le società a sacrificarsi sull’altare del loro futuro.