Roccalumera – Il sindaco Gianni Miasi ha chiesto l’intervento dei sub della società La.Re. di Messina per accertare i danni che i marosi hanno provocato alla condotta sottomarina del depuratore consortile. E questo per evitare un possibile inquinamento ambientale. La mareggiata dei giorni scorsi, difatti, ha mandato in tilt la tubatura del depuratore, che serve i comuni di Pagliara, Roccalumera e Furci Siculo, con la fuoruscita di liquami depurati. Il sindaco Miasi, con una propria ordinanza, ha disposto la chiusura immediata dell’impianto con relativa immissione dei reflui in una ristretta zona del torrente Pagliara. Adesso bisogna vedere dov’è il danno e come si può arginare. Per cui il primo cittadino ha disposto una ispezione subacquea lungo la condotta sottomarina, dal momento che il danno accertato dai vigili urbani e dal personale dell’ufficio tecnico è stato localizzato a circa dieci metri dalla battigia. L’avv. Miasi intende correre ai ripari con tempestività, affidando a degli esperti l’immediata soluzione del problema. Non è la prima volta che questo impianto di depurazione, realizzato sulla fiancata destra del torrente Pagliara, entra in tilt. Prima per il raddoppio dei residenti (d’estate), poi per il maltempo. L’impianto di depurazione è stato concepito per diecimila persone (tanti quanti soni i cittadini di Roccalumera, Pagliara e Fuci Siculo messi insieme) ma d’estate, tra villeggianti, turisti e vacanzieri, la popolazione raddoppia e la condotta esplode, con fuoruscita dei liquami. Adesso anche le onde impetuose del mare Jonio sono riuscite a mettere in crisi l’impianto, tranciando la condotta sottomarina a dieci metri dalla battigia. Il sindaco Gianni Miasi ha detto che le lungaggini burocratiche stanno causando sei seri problemi alla funzionalità del depuratore: “da un anno ci sono stati finanziati 1.340.000 euro per il rifacimento dell’impianto, ha dichiarato il primo cittadino, e da un anno, pur avendo esitato il progetto, aspettiamo che la Regione Siciliana ci dia l’autorizzazione a procedere”. Nel mentre deprimenti fetori inghirlandano il paese.