Comune e protezione civile ieri in conferenza dei servizi per i lavori di somma urgenza di ricostruzione del muro d’argine del torrente Savoca crollato lo scorso novembre sulla strada provinciale 23 in località Giardino di Santa Teresa di Riva. Si tratta di un passaggio “tecnico” visto che la protezione civile può decidere di far eseguire lavori urgenti e poi provvedere con una conferenza di servizi ai visti necessari. I lavori, infatti, sono in corso per un importo complessivo di 250 mila euro. Per il comune di S.Teresa era presente l’ing. Pietro Mifa, direttore dell’area territorio e ambiente, per la protezione ivile l’ing. Manfrè, responsabile provinciale. La novità è che la stessa protezione civile sta provvedendo ad una variante per mettere in sicurezza il tratto di strada più a valle che ha ceduto il 16 aprile a causa dell’effetto sifone delle acque del torrente Savoca che hanno scavato sotto gli argini e aprendo una grossa fenditura sulla sede stradale. Il pericolo era stato segnalato alla protezione civile dal geologo Rosario Caminiti, consigliere comunale e componente della squadra di esperti del presidente della Regione per le zone alluvionate, dopo un sopralluogo con il consigliere provinciale Lalla Parisi e l’ing. Giuseppe Celi, responsabile per la viabilità provinciale nel comprensorio jonico. Il primo provvedimento della Provincia è stato quello di transennare la parte di carreggiata collassata, lasciando al traffico solo la parte più interna. Adesso si attendono le decisioni della protezione civile, anche perché le successive piogge hanno ingrossato il torrente tanto da far temere un cedimento di altri tratti di muro che trascinerebbe l’intera carreggiata con la conseguente interruzione del collegamento con le frazioni di Misserio (S.Teresa), S.Carlo e Rimiti (Casalvecchio) e Artale (Furci Siculo).
La protezione civile per il muro d’argine sul torrente Savoca
