Il depuratore consortile di Santa Teresa di Riva ha superato il test dell’Arpa, proprio mentre la giunta approva il progetto da 4 milioni 790 mila euro per il completamento delle fognature e del sistema di raccolta delle acque piovane. Depuratore ok, tuttavia bisognerebbe pensare a spostarlo, visto che è vicino ad insediamenti abitativi di una certa consistenza, invece è stato progettato di ampliarlo per ricevere, oltre ai reflui di S.Teresa e Savoca anche quelli di Sant’Alessio e Forza D’Agrò (per la frazione Scifì). L’amministrazione di S.Teresa di Riva, intanto, ha rinnovato l’appalto per la gestione alla ditta Safra di Francesco Santoro per altri due anni. Il depuratore serve quasi l’89% dei residenti di S.Teresa e l’11% di quelli di Savoca, per una spesa annua, come da rendiconto 2010 approvato dalla giunta di S.Teresa, di 86 mila euro. Ma quello che più conta è che l’impianto, che presto sarà ampliato per depurare i reflui di altri comuni della Valdagrò, ha superato con successo i test per verificare le capacità depurative. I risultati sono stati trasmessi ai due sindaci dei Comuni che fanno parte del Consorzio dall’Arpa di Messina che ha effettuato un sopralluogo ed i controlli di legge sia nell’impianto che presso l’ufficio tecnico del comune capofila.