S.Teresa: Consulte, ci siamo quasi

C’è una grande voglia di partecipazione per contribuire alla formazione di un progetto che dia una maggiore condivisione alle scelte che si andranno a fare per il territorio. Non si spiega altrimenti la massiccia adesione di associazioni e semplici cittadini alle consulte che l’amministrazione comunale si appresta a nominare. Intanto per le tre nuove consulte istituite dal consiglio comunale nell’ultima riunione (consulta per gli anziani; per le politiche giovanili; per le attività culturali) i bandi di iscrizione scadono martedì 22 marzo ed sono aperte a tutti i cittadini che potranno presentare apposita istanza e che siano residenti nel comune di Santa Teresa di Riva. Tra i cittadini, (con età superiore ai 55 anni per la consulta per gli anziani), che ne avranno fatto richiesta spetterà la scelta di tre componenti spetterà al consiglio comunale. Chiuse da giugno, invece, le iscrizioni all’albo comunale delle associazioni che hanno chiesto di far parte delle consulte per lo sport, del territorio e ambiente, e delle pari opportunità. Ormai tutte sono in dirittura d’arrivo e saranno un formidabile strumento di partecipazione che, seppur consultivo, darà all’amministrazione comunale quella visione partecipata dei progetti e delle aspirazioni della cittadinanza che così avrà modo di far sentire con maggiore frequenza il proprio “peso” al Palazzo, talvolta divenuto una torre d’avorio impenetrabile. Il percorso per arrivare alle consulte non è stato facile né agevole. Nonostante fossero state un cavallo di battaglia alle amministrative del 2007, tutto si era bloccato perché nello statuto comunale non erano previste. Si è dovuto attivare l’iter per la modifica allo statuto con le lungaggini che ciò ha comportato, ma alla fine, con l’approvazione del regolamento (febbraio 2010) si è potuto dare il via a questi organismi per il funzionamento dei quali c’è molta attesa visto che non saranno una copia del consiglio comunale, ma una aggregazione che viene dalla base di quella che una volta veniva definita “società civile”. Un buon viatico per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia.