Il “caso” Sturiale approda in consiglio, e sarà un importante momento di confronto visto che l’ex assessore ha annunciato di voler essere presente e di avere intenzione di chiedere la parola. A chiedere al presidente del consiglio Carmelo Lenzo di convocare il consiglio comunale per discutere della defenestrazione dell’assessore Carmelo Sturiale sono stati i consiglieri del gruppo di minoranza di “Sicilia Vera”, Fabio Andrea Palella, Danilo Lo Giudice ed Enzo Filoramo, che chiederanno chiarimenti sulle motivivazioni che hanno spinto il sindaco Alberto Morabito a licenziare su due piedi il suo assessore, dopo quasi quattro anni di collaborazione. Il sindaco nel suo decreto di revoca aveva scritto che la permanenza in giunta di Sturiale ostacolava l’attuazione del programma politico – amministrativo in base al quale aveva ottenuto la fiducia popolare. Una accusa non da poco che va ben oltre la classica formula del rapporto di fiducia interrotto. “Dopo il consiglio – anticipa Sturiale – dirò anche la mia”. Ce lo conferma seduto al solito tavolo del bar Fiorino, in centro, con accanto il prof. Santino Mantarro, uno dei suoi fedelissimi. “Palerò dopo” dice, ma si vede lontano un miglio che ha voglia di vuotare il sacco. Proviamo a punzecchiarlo. — Però l’esonero è venuto per scarso rendimento. “Mi ha esonerato? Sono io lo sfiducio! La verità è non è in grado di fare il sindaco, ha paura della sua stessa ombra, sta affossando il paese, non c’è, nemmeno a cercarlo con santa pazienza, uno spunto positivo”. Ma parlerò dopo. — E se ne è accorto dopo quattro anni? “Non mi hanno fatto lavorare, mi hanno boicottato persino nelle cose minime. Oggi hai scritto che sulla circonvallazione manca la tabella toponomastica per i “Martiri delle Foibe”, ebbene io sono anni che chiedo una tabella per via Sparagonà che da quando c’è il senso unico è sparita. Ho scritto persino una lettera al comandante dei vigili. Niente, nessuna risposta. E questa è solo una delle tante”. Ma parlerò dopo. — Lei, forse, è stato troppo invasivo, ha fatto il passo più lungo della gamba avvicinando all’on. De Luca. “Era tutta una strategia concordata con lo stesso sindaco visto che il deputato ci aveva fatto ottenere il finanziamento per l’asilo nido ed aveva manifestato disponibilità per il bene del paese”. Ma per adesso non parlo. Dirò tutto dopo. In attesa della verità rivelata del maresciallo Sturiale, si aspettano le decisioni del presidente Lenzo per la data della riunione di consiglio sollecitata dalla minoranza.