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venerdì, Novembre 15, 2024
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S.Teresa, Giornata Mondiale della Pace

S. Teresa di Riva – Nell’ambito delle iniziative nazionali promosse dalla Gioventù francescana, “Dipingi le piazze di pace” ispirate al messaggio di Benedetto XVI per la 44^ Giornata Mondiale della Pace, insieme alla parrocchia S. Maria di Porto Salvo e all’Ordine francescano secolare, si è svolto un interessante convegno interreligioso sul tema: “La libertà religiosa, via per la pace. Le religioni del Libro a confronto” con la presenza di ebrei, cattolici e musulmani. Don Roberto Romeo, della locale parrocchia S. Maria di Portosalvo, alla domanda “Perchè un convegno sulla libertà religiosa?” ha risposto che nasce dall’impegno della GiFra attenta alle problematiche di carattere religioso e civile. “La natura della persona umana è innegabilmente trascendente. E’ il Papa stesso che riconosce come valida ogni scelta religiosa in quanto espressione della volontà degli uomini, negando ogni forma di fanatismo”. La presidente della Gioventù Francescana, Chiara Rifuggente, dopo aver ricordato il prof. Nicotra che mai mancava a questi incontri, ha spiegato che al convegno si è arrivati per due ispirazioni: l’incontro di Francesco con il musulmano e quello di Giovanni Paolo II per la Giornata Mondiale per la Pace del 1986 ad Assisi con i rappresentanti delle religioni, che sarà ripetuto ad ottobre di quest’anno. Stefano Di Mauro, rabbino della comunità ebraica di Siracusa, ha trattato il tema “Libertà religiosa come diritto primario dell’uomo”. “Se non c’è libertà religiosa non c’è religione e deve essere garantita ogni possibilità di scelta. Dobbiamo interrogarci se la società, la scuola e le istituzioni rispettano la libertà altrui. La religione è una presenza di Dio che può essere espressa in maniera diversa, quindi la convivenza è possibile”. Don Raimondo Frattallone, docente di Teologia morale presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina, ha relazionato su “Libertà religiosa e relativismo etico” citando le parole di Benedetto XVI “il cammino ecumenico va avanti se c’è preghiera e la pace è alla base delle preoccupazioni pastorali del Papa. L’individuo nella sua coscienza deve essere lasciato libero”. Dario Tomasello, rappresentante della comunità islamica di Messina, ha affrontato il tema “Libertà religiosa e derive fondamentaliste”. “Tutte le comunità hanno ricevuto una rivelazione che è vera, ma Dio è uno pur nelle specificità ed è sbagliato attribuire all’Islam la parola fondamentalismo e alla civiltà occidentale la caratteristica di cristiana. Durante il dibattito, il rabbino ha detto che “se tutti avessero seguito il comandamento ama il prossimo tuo come te stesso sarebbe stato un mondo perfetto”. Tomasello ha ribadito che l’olocausto con la religione non ha niente a che vedere. Don Frattallone ha sostenuto che l’atto più importante dell’essere religiosi è il desiderio di essere felici. 

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