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venerdì, Novembre 15, 2024
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Furci, “Oasi S.Antonio” stravolto il progetto di padre Donsì

Furci Siculo – Si è riunita per la prima volta, da quando è titolare della parrocchia Maria SS. del Rosario mons. Giò Tavilla, l’assemblea dell’associazione Oasi S.Antonio. Su questo argomento, il rev. Tavilla ha diramato un comunicato, eccolo: “ Riprende con nuovo slancio l’attività dell’Associazione Oasi S. Antonio. In prossimità del compimento del primo anno del mio insediamento a parroco di Furci e Grotte-Calcare sono lieto di vedere raggiunto un ulteriore importante momento per la vita della comunità furcese tutta. La grande opera fondata da don Francesco Donsì, l’Oasi, è da sempre nel cuore di ogni fedele e cittadino di Furci. L’Associazione, intima espressione della carità della parrocchia specificamente rivolta agli anziani e a fasce più deboli della società, tra i suoi imprescindibili doveri, riprende il suo cammino tutelando, custodendo e trasmettendo nel tempo l’ideale che rende grande la nostra struttura ecclesiale dell’Oasi, continuando a vivere la passione per la Casa con la sua presenza e il servizio a cui è chiamata”. Questo il messaggio di mons. Tavilla. Una sola considerazione da parte nostra. Il mattone su mattone di padre Donsì non ha sortito i frutti sperati, cioè non è stata rispettata la sua volontà. E questo è molto grave. Perché padre Donsì, più volte da noi intervistato, ha sempre ribadito che la casa di riposo che doveva nascere era destinata prevalentemente agli anziani di Furci. Con o senza soldi. Bastava la pensione, comunque. La Cooperativa che ha preso in gestione l’Oasi S.Antonio ha stravolto tutto. Per usufruire dei locali bisogna pagare, e bene. La pensione dei pescatori o di altri anziani di Furci non basta, bisogna integrarla, e se non ci sono soldi il ricovero non avviene. Non pensiamo che sia stata rispettata la volontà di padre Donsì. Il prete che per oltre 40 anni ha gestito la parrocchia e la vicina Casa di Riposo (quand’era in piazza S.Cuore) spesso ospitava anche anziani (di Furci) che non avevano disponibilità economica. Quella si che era una missione. Adesso l’Associazione se ha capacità deve rispolverare il progetto di padre Donsì, affinché gli anziani di Furci, che vivono da soli, che vivono con una modesta pensione, che stanno male, possano trovare ospitalità all’Oasi S.Antonio. Altrimenti, padre Giò, l’Oasi, come Lei scrive, non è risorsa per il territorio furcese, ma solo per la Cooperativa che la gestisce.

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