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martedì, Aprile 22, 2025
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S.Alessio, ingiunzione per 50 mila euro

Battono cassa i due commissari nominati dall’assessorato regionale al territorio per collaudare i lavori a salvaguardia della costa e dell’abitato di Sant’Alessio. La cosiddetta barriera soffolta, inesauribile fonte di guai per l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Foti. Dopo il mega risarcimento chiesto dall’impresa che ha realizzato il primo lotto, dopo i danni provocati al lungomare dal “buco” di via dei Normanni, dopo il furto della sabbia del torrente Agrò destinata al ripascimento ed invece dirottata in un cantiere privato, ecco che arriva un nuovo grattacapo. Infatti i due commissari collaudatori, gli ingegneri Giuseppe Gabriele e Giovanni Lo Leggio, hanno chiesto al tribunale di Agrigento l’emissione di un decreto ingiuntivo da 50 mila euro, oltre accessori, a carico del comune di Sant’Alessio che, secondo i richiedenti, non avrebbe provveduto al pagamento delle loro parcelle. Una richiesta che, secondo il comune di Sant’Alessio, appare un tantino “bizzarra”. “Nel decreto di nomina – spiega il sindaco Foti – è espressamente stabilito che le spese tecniche devono rientrare nel quadro tecnico – economico di cui al progetto esecutivo”. I due collaudatori avrebbero battuto cassa alla porta sbagliata, quindi. La giunta municipale ha pertanto deciso di opporsi al decreto ingiuntivo affidando le proprie ragioni all’avv. Carmelo Moschella dello studio Tommasini e Associati di Messina.

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