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Messina, Fini “vogliamo dare fiducia ai nostri figli, che temono per il loro domani”

Messina – Nello scenario del teatro Vittorio Emanuele si è svolto il primo incontro del popolo di Futuro e Libertà, capeggiato dall’on. Gianfranco Fini. Hanno presenziato alla manifestazione l’on. Briguglio, on. Urso, on. Bocchino, on. Granata, on. Marruoco, on. Lo Presti, on. Naro, on. Currenti, l’ assessore regionale Tranchida, l’assessore Gentile, del Polo della Nazione senatore Dalia, on. Lo Monte,on Ardizzone, on. Scalia e tantissimi politici e amministratori comunali della Sicilia. L’on Carmelo Briguglio ha dato il via all’incontro, affermando che con oggi è iniziato il cammino per il congresso di fondazione di Futuro e Libertà (che si terrà a Milano 11-12-13 febbraio) con quattro manifestazioni nazionali che hanno preso il via proprio da Messina il cui tema portante è il lavoro. Gli altri appuntamenti saranno a Reggio sulla legalità, a Bologna per i giovani e a Padova per lo sviluppo economico. Nel corso del suo intervento l’on. Briguglio ha evidenziato che “Attraverso la fatica arriveremo alla meta, perché nessuno ci ha mai regalato niente. Siamo una forte squadra con dei sani valori”. E poi ha continuato: “Mirafiori sembra lontana, ma non lo è. Dobbiamo rispettare il referendum come momento di democrazia economica. Bisogna rimodernarsi apportando delle modifiche al sistema delle relazioni industriali, come la partecipazione degli operai che diventano protagonisti. Non vogliamo un sud assistito, bisogna investire sulle risorse umane, riqualificandole. Andremo avanti con cuore e fiducia.” Queste alcune parti più significative del discorso d’apertura. Subito dopo un breve saluto del senatore dell’Udc Dalia, che ha dichiarato che bisogna costruire un progetto che cambi la grammatica della politica, imparando ad assumersi le proprie responsabilità. Poi ha preso la parola l’on. Fini, che ha basato il proprio discorso sul reciproco rispetto, maggior senso dello Stato, rafforzamento della coesione nazionale, coesione sociale, etica pubblica intesa come cultura del dovere. “E’ un dovere in questo 2011, 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che venga ricordato ogni giorno, oltre le manifestazioni previste.” Si concretizzerà a Milano un movimento che ha una certa idea politica, che non è una riedizione di un movimento politico di destra, che non è rappresentato dal Popolo delle Libertà. “Cercheremo di dar voce ai tanti italiani che non ne possono più, di una politica che non pensa, che guarda dallo specchietto retrovisore. Vogliamo dare fiducia ai nostri figli che temono per il loro domani, che sia peggiore di quello che vivono oggi.” Un impegno, secondo Fini, per dare prospettive ai giovani , indicando quali possano essere le priorità, presupposti di libertà economica, condizioni di legalità, certezza delle leggi: questi alcuni principi che si prefissa il nuovo mondo Futuro e Libertà. Ripetuti applausi hanno frequentemente interrotto il suo apprezzato intervento. E alla fine, una vera ovazione.

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