Il rischio di dissesto finanziario qualora dovesse essere accolta dal Collegio Arbitrale la richiesta di risarcimento milionario avanzata dall’impresa capogruppo che ha realizzato i lavori del primo lotto della barriera a protezione del water front di Sant’Alessio, è reale, però l’amministrazione comunale si dice fiduciosa di potere risolvere la questione senza arrivare alla bancarotta. Sulla questione, abbiamo sentito il vicesindaco Rosa Anna Fichera ed il consigliere di minoranza Giuseppe Bartorilla. “Stiamo cercando di risolvere bonariamente la questione – spiega il vicesindaco Fichera – perché è innegabile che alcuni ritardi ci sono stati e che all’impresa debba essere riconosciuto un risarcimento, anche se non nella misura richiesta. D’altronde con l’enorme ribasso nell’appalto (oltre il 35 per cento) c’era da aspettarsi qualcosa. Il sindaco Foti e tutta l’amministrazione stanno seguendo da vicino la questione, è stato già nominato il nostro legale di fiducia, che, mentre andrà avanti la trattativa per comporre amichevolmente la vertenza, produrrà atti e documenti che comproveranno il legittimo operato della nostra amministrazione.”. Il consigliere di minoranza Giuseppe Bartorilla, già presidente della commissione consiliare di indagine sui lavori del secondo lotto della barriera soffolta, appare molto scettico, visto che il primo tentativo di comporre la faccenda è andato a vuoto. “Dei 720 giorni previsti per il completamento dell’opera, ne sono occorsi 950. Un motivo ci sarà pure, a cominciare dalle sospensioni in corso d’opera. Per ciò che riguarda i lavori del secondo lotto è ormai noto il boicottaggio della maggioranza alla Commissione consiliare d’indagine al fine di impedire di svolgere la propria indagine amministrativa sulle modalità di realizzazione delle opere a salvaguardia della costa, ad oggi ancora non del tutto chiarite. Rischiamo il dissesto? Non sarà questo lodo a mancarci in rosso, piuttosto alcune stranezze nella gestione ordinaria dei cottimi fiduciari: le imprese invitate a presentare le offerte, quasi sempre, non si fanno concorrenza. In alcuni casi non presentandosi, in altri rendendo una incompleta documentazione. Mi chiedo se tutto questo porti al decadimento della qualità dei servizi e dei lavori resi all’Ente. A ciò si deve aggiungere una scarsa capacità di riscossione dei tributi, che si trasforma in una vera e propria evasione fiscale, ed una conclamata carenza di idee e di programmazione”. Ed nella faccenda del collegio arbitrale Bartorilla ci va giù duro perchè sostiene che il comune non ha nominato il proprio arbitro ma è stato il presidente del collegio a farlo d’ufficio.