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venerdì, Novembre 29, 2024
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Roccalumera, anche l’associazione ambientalisti contro la discarica

Roccalumera -. Anche il presidente nazionale degli ambientalisti “Fare Verde”, dott. Massimo De Maio, ha detto no alla discarica di contrada Carrubbara. E lo ha fatto nel corso di una articolata manifestazione, organizzata dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani e moderata dal consigliere Carmelo Spadaro, che si è svolta nell’aula consiliare del comune di Roccalumera. Una manifestazione corposa, di peso come sul dire, perché oltre agli ambientalisti, rappresentati anche dai coordinatori provinciali Ciccio Rizzo, Ferdinando Croce e Paolo Barbera, hanno presenziato pure politici regionali e provinciali, i presidenti dell’Unione dei Comuni dott. Antonio Di Ciuccio e Romualdo Santoro (del consiglio) e tante associazioni. Per la prima volta sono scesi in campo per dire no alla discarica le associazioni “Baglio Picara”, Rangers International, “Amico Mio”, Giubbe Rosse d’Italia e il Parco Letterario “Salvatore Quasimodo”. Una riunione, presenziata anche dai sindaci Gianni Miasi (Roccalumera) e Santino Bi Bella (Pagliara), che ha riscosso un grosso successo, non foss’altro per la presenza di associazioni a valenza nazionale e degli ambientalisti, rappresentati dal loro presidente venuto appositamente da Roma. .Adesso queste forze sottoscriveranno un protocollo d’intesa per manifestare congiuntamente contro le autorità competenti. “L’ottima riuscita di questo tavolo di discussione – ha dichiarato Carmelo Spadaro – è segno tangibile che i cittadini vogliono seguire da vicino la vicenda riguardo l’ipotetica realizzazione di questa discarica che non vogliamo. La presenza all’incontro dei numerosi cittadini, soprattutto tanti giovani, delle forze politiche del comprensorio, del presidente De Maio e dell’on. Formica, che si è reso disponibile a ottenere maggiori chiarimenti dalla Regione, ci rendono più forti a difendere il territorio e mantenere alta l’attenzione sull’argomento”. Prima dell’incontro è stato fatto un sopralluogo dove dovrebbe sorgere questa discarica di 500 mila metri cubi con gli attivisti dell’associazione Fare Verde che hanno evidenziato lo scempio che andrebbe a commettere la Regione se dovesse realizzare quest’opera in un’area che pone numerose problematiche ambientali.

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