Roccalumera – Si tirano le somme per capire la volontà politica della Regione Siciliana di costruire a tutti i costi la discarica in contrada Carrubbara. Si tratta di una discarica per rifiuti speciali di 500 mila metri cubi che verrebbe realizzata a meno di duecento metri dal gran camposanto di Roccalumera e a meno di ottocento metri, in linea d’aria, dalle popolose frazioni di Sciglio e Rocchenere. Il sindaco avv. Gianni Miasi fa una prima considerazione: “Vogliamo sapere, intanto, puntualizza il primo cittadino di Roccalumera, perché a Santa Teresa di Riva , in contrada Ligoria, dove vi è l’attuale discarica, esiste un progetto per ulteriori 120.000 metri cubi e la Regione fa finta di non sapere nulla; perchè a Francavilla di Sicilia, in contrada Morfia, dove c’è l’attuale discarica, vi è un altro progetto di ampliamento per 140.000 metri cubi, e la Regione fa finta di non sapere nulla, vogliamo conoscere i motivi perché la discarica che deve sorgere in contrada Carrubbara, vicino al cimitero, agli abitati, alle sorgive, alle zone di espansione, alla Croce Rossa, al Campo Sportivo, in un territorio fragilissimo ed esposto a continui smottamenti, si deve per forza realizzare in quel posto. Vogliamo sapere se Roccalumera deve essere sventrata e resa puzzolente e votata al fallimento di ogni possibilità di sviluppo economico e turistico, quando ad un paio di chilometri ci sono altre discariche con progetto di ampliamento”. Ed è lo stesso sindaco a fornire una ipotetica risposta: “Forse perché una società privata ha acquistato i terreni in contrada Carrubbara?” Per gli amministratori comunali di Roccalumera una recente legge sancisce che “le discariche debbono essere pubbliche e gestite da mano pubblica”. E proprio per fare valere queste ragioni è stato costituito un comitato di cittadini per dire no alla discarica di contrada Carrubbara, mentre il consigliere provinciale Giuseppe Lombardo (originario di Roccalumera) ha chiesto la convocazione della IV Commissione. E ciò per ascoltare in audizione gli assessori Pietro Petrella e Gaetano Duca, insieme ai rispettivi dirigenti di competenza, Carolina Musumeci e Giuseppe Celi. La loro convocazione si è resa necessaria dopo la mancata presentazione delle relative osservazioni da parte dei rispettivi uffici, per la V.I.A (Valutazione di Impatto Ambientale) e per l’A.I.A. (autorizzazione Integrata Ambientale) e alla luce delle dichiarazioni dell’assessore Petrella dopo il suo incontro con l’assessore regionale Giosuè Marino, avvenuto qualche settimana addietro, che rimandavano la realizzazione della discarica di contrada Carrubbura. Un giudizio di tutt’altro tenore, rispetto a quanto è emerso venerdì scorso a Palermo tra Marino e il sindaco di Pagliara, Santino Di Bella, e di Roccalumera, Gianni Miasi.
ROCCALUMERA, CI SONO ANCHE LE DISCARICHE DI LIGORIA E MORFIA
