Roccalumera – Ieri si è temuto per lo straripamento del torrente Allume. Come si evince dalla foto (a volte le fotografie “parlano” meglio di un articolo) le acque in piena hanno lambito gli argini. Si è paventata l’esondazione, tanto che le autorità comunali hanno effettuato ripetuti sopralluoghi, pronti ad intervenire con ruspe e bulldozer. La paura è stata avvertita soprattutto dalle famiglie che abitano lì vicino, e comunque a ridosso della Statale 144, che già hanno affrontato (circa quindici anni fa) un primo straripamento dell’Allume, con danni devastanti per le abitazioni, i suppellettili, mobili e arredamenti. Ieri c’è stato un summit degli amministratori comunali, con in testa il sindaco Gianni Miasi, che hanno denunciato, ancora una volta, il lassismo delle autorità competenti (a cominciare dalla Provincia) nel risolvere il problema degli alvei strapieni di terra. Difatti i letti dei vari torrenti Allume, Pagliara, Nisi, Savoca, sono stracolmi di pietrisco (e quindi rialzati) per cui una eventuale piena potrebbe portare allo straripamento di questo imponente flusso d’acqua. Ma tutti sembrano sordi. Nessuno ordina lo svuotamento degli alvei dei torrenti. Su questo delicato problema è intervenuto anche il consigliere provinciale Matteo Francilia, che da tempo invita Provincia, Genio Civile e Regione, ad un tavolo di concertazione per risolvere il delicato problema. Sino a questo momento solo parole, nessuno interviene. Anche i sei consiglieri comunali di opposizione di Roccalumera, con in testa Giuseppe Campagna, sono intervenuti sull’argomento, ricordando che già il 6 novembre del 2009 durante i lavori del civico consesso avevano segnalato al sindaco le difficoltà che si verificano durante il maltempo, soprattutto nelle vicinanze dei plessi scolastici e in prossimità degli alvei. Difatti durante il maltempo di avantieri la situazione degli alvei è parsa subito preoccupante. In alcuni punti infatti il torrente Allume in piena ha raggiunto un’altezza tale da creare veramente momenti di panico e disagio per le famiglie che abitano lì vicino e per coloro che percorrono quotidianamente le strade adiacenti per raggiungere le loro case o il posto di lavoro. Adesso il letto dell’Allume si è ulteriormente gonfiato. C’è tanta terra che andrebbe immediatamente smaltita per evitare che un altro nubifragio portasse allo straripamento del torrente, con danni catastrofici per tutto il paese. Si aspettano interventi e al più presto.