Roccalumera – Il 30 settembre scorso doveva essere smantellata la bretella che unisce il lungomare di Roccalumera a quello di Furci Siculo. Sicuramente sarà prevalso il buon senso, perché secondo le direttive del Genio Civile la struttura andrebbe smantellata in quanto pericolosa nei mesi invernali (per una possibile piena del torrente Pagliara). I sindaci dei due comuni, avv. Gianni Miasi e Bruno Parisi hanno provveduto, a seguito di ordinanza, di chiudere la passerella, impedendo così l’accesso alle auto e ai pedoni. Se le cose dovessero andare come lo scorso anno, la passerella sarà riaperta al transito a partire dal mese di luglio, per poi richiuderla il 30 settembre. Una soluzione ottimale, perché da un lato dà rimedio alle ventilate preoccupazioni del capo del Genio Civile di Messina, dall’altro lato favorisce, nei mesi estivi, lo smaltimento della caotica circolazione stradale, proprio quando gli intasamenti ed il caos viario minano il regolare deflusso delle auto sia all’uscita del casello autostradale che sulla Statale 114. C’è anche da dire che il comune di Roccalumera e quello di Furci hanno presentato un progetto di massima, per l’attraversamento stabile del greto del torrente Pagliara, che divide, appunto, i due comuni. Anche perché una struttura che unisce i due lungomari sicuramente contribuirà alla crescita turistica non solo tra i due centri rivieraschi ma di tutto il comprensorio. Appunto per questo le amministrazioni dei comuni limitrofi si stanno attivando per costruire i ponti sui rispetti torrenti, in modo che da Capo S.Alessio a Capo Alì Terme ci sia un unico lungomare. Cioè una strada marina di quindici chilometri che darebbe lustro ai centri rivieraschi, favorirebbe la crescita turistica e soprattutto smaltirebbe la circolazione lungo la caotica Statale 114 Messina Catania. Appunto per questo si prevedono elaborati per l’attraversamento stabile sul torrente Nisi (tra Alì Terme e Nizza), sul Savoca (tra Furci e S.Teresa) e sull’Agrò (tra S.Alessio e S.Teresa). In questa mirabile iniziativa, però,