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mercoledì, Novembre 27, 2024
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DISSESTO IDROGEOLOGICO DEI TORRENTI

Messina – Durante la seduta straordinaria e urgente del Consiglio Provinciale convocato per trattare la grave situazione in cui versano i territori della provincia colpiti dal dissesto idrogeologico, causato dalle catastrofi ambientali verificatesi negli anni 2008/2009, è intervenuto in aula il capogruppo dell’UDC – Centro con D’Alia Matteo Francilia. Al Consiglio Provinciale erano presenti, tra gli altri, l’Ing. Capo del Genio Civile Gaetano Sciacca e l’Assessore Provinciale al Territorio Gaetano Duca. Il consigliere Francilia ha sottoposto al Consiglio, oltre al problema del dissesto idrogeologico, ponendo innumerevoli quesiti all’Ing. Sciacca sull’attuale situazione progettuale per la ricostruzione dei paesi colpiti dall’alluvione dell’ottobre scorso, la grave situazione in cui versano i torrenti della riviera jonica messinese, argomento già attenzionato dallo stesso nei mesi scorsi. Nello specifico il capogruppo dell’UDC – Centro con D’Alia ha richiesto all’Ing. Sciacca la convocazione di un tavolo tecnico, alla presenza dei Sindaci dei comuni interessati, per affrontare, immediatamente, il problema dell’innalzamento dell’alveo dei torrenti, in molti casi nettamente superiore ai centri abitati (come nel caso dei torrenti Pagliara, Savoca, Nisi e Itala), in modo tale che vengano stabilite, un volta per tutte, le rispettive competenze. “Da troppo tempo” – dichiara Matteo Francilia – “assistiamo ad un rimpallo di responsabilità da parte di ciascun Ente in merito a questo serio fenomeno di innalzamento dell’alveo dei torrenti. Mi auguro che la buona volontà dell’Ing. Sciacca riesca a contagiare gli uffici tecnici dei Comuni e della Provincia, affinché vengano predisposti i progetti esecutivi necessari per far decollare l’iter che porti all’inizio dei lavori di rimozione del materiale in esubero e la messa in sicurezza degli alvei. Bisogna tener in adeguata considerazione” – continua Francilia – “che, come affermato dallo stesso Ing. Sciacca, la sabbia rimossa può essere, opportunamente trattata, utilizzata per il rifacimento delle coste. Intanto, a breve” – conclude Francilia – “l’Ing. Sciacca ha assicurato che si recherà a fare un primo sopralluogo nei comuni interessati dal problema.”

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