Furci Siculo – I torrenti Pagliara (tra Roccalumera e Furci) e Savoca (tra Furci e S.Teresa) non solo sono a rischio esondazione ma sono anche deposito di amianto. La Provincia regionale di Messina, sotto la spinta dei consiglieri Matteo Francilia (residente a Furci Siculo) e di Nino Muscarello (di Alì Terme) ha provveduto alla bonifica dei materiali isolanti e di risulta, contenenti amianto, ma non si è attivata a rimuovere il materiale in esubero, sempre più gonfio negli alvei. Per cui i consiglieri provinciali dell’Udc, Matteo Francilia e Nino Muscarello, hanno inviato una nota urgente al presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto, agli assessori provinciali al Territorio ed Ambiente, Gaetano Duca e Piero Petrella ed al presidente della IV Commissione Ambiente, Francesco Rella, in merito alla convocazione di un tavolo tecnico per risolvere urgentemente il problema del rischio esondazione dei torrenti. E non solo del Savoca e del Pagliara, ma anche del Nisi e dell’Agrò. La situazione è molto delicata e potrebbe peggiorare con le prime piogge, per cui, sostengono i due consiglieri, "intendiamo sottoporre all’attenzione dell’ Amministrazione provinciale che l’alveo dei torrenti della zona jonica sono nettamente superiori in molti tratti ai centri abitati come nel caso dei comuni di Furci Siculo e Roccalumera”. I due consiglieri provinciali, che hanno effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi, chiedono che oltre alla Provincia intervengano pure il Genio Civile, i funzionari dell’Arpa e della Protezione civile, oltre i sindaci dei comuni interessati. Solo se si è uniti si può debellare il rischio esondazione, rimuovendo il materiale in esubero con la contestuale messa in sicurezza degli alvei. Attualmente, tanto per fare un esempio, le nuove palazzine realizzate a monte di via Cesare Battisti, poco sopra la palestra coperta, sono più basse rispetto all’alveo del Savoca, per cui una piena del torrente potrebbe causare seri danni. E non solo.