Furci Siculo – Il torrente Pagliara, che scorre tra i comuni di Roccalumera e Furci, e Savoca, che scende tra Furci Siculo e S.Teresa di Riva, sono a rischio esondazione. Se ne sono accorti tutti: tecnici provinciali e comunali, esperti, amministratori comunali e funzionari della Provincia. Solo la Regione Siciliana fa finta di non vedere. Sulla scorta di questo lassismo da parte della Regione sono intervenuti i consiglieri provinciali Matteo Francilia (di Furci Siculo) e Nino Muscarello (di Alì Terme), i quali sul miglioramento dell’assetto idrogeologico lungo il comprensorio jonico hanno evidenziato: “Apprendiamo dall’assessore Duca che la Provincia regionale di Messina ha presentato un parco progetti costituito da 23 interventi, di cui tredici per il rimboschimento e la rinaturalizzazione di tratti di torrenti, relativi ad una nostra precedente interrogazione, tra i quali figurano per la zona jonica, il torrente Pagliara per un importo di euro 1.552.985,90 ed il torrente Savoca per un importo pari a euro 1.300.815,01”. Nonostante però gli elaborati inoltrati dalla Provincia di Messina presentino gli elementi qualificanti per essere inseriti nel parco progetti regionali “registriamo con dispiacere, continuano Francilia e Muscarello, che ancora una volta nella prima fase di erogazione delle somme, gli interventi presentati dalla Provincia di Messina non sono stati inseriti nel programma di finanziamento del Governo Regionale”. Sembra che il Dipartimento regionale per l’Ambiente , sebbene i progetti per i torrenti jonici risultino in linea con i criteri applicati dall’Arta, non abbia ravvisato il rischio esondazione elevato R4. “Riteniamo la posizione del Governo Regionale incomprensibile, concludo i consiglieri provinciali Francilia e Muscarello, basterebbe farsi una passeggiata sui torrenti Pagliara e Savoca, oppure sul torrente Briga interessato dai fatti dell’alluvione del primo ottobre, per rendersi conto senza essere degli esperti, del rischio esondazione in prossimità dei centri abitati ivi ricadenti”. Dopo il diniego della Regione, anche gli amministratori locali sono sul piede di guerra, perché oltre al Pagliara e Savoca, pure i torrenti Nisi (tra Alì Terme e Nizza) e Agrò (tra S.Alessio e S.Teresa di Riva) sono a rischio esondazione. Che dire ? Deve succedere un’altra catastrofe, come a Scaletta e Giampilieri, prima che la Regione Siciliana apra gli occhi e si renda conto della pericolosità dei nostri torrenti?