L’On. Pippo Currenti – deputato PdL finiano all’ARS, vicino all’on. Carmelo Briguglio – dice la propria nella polemica suscitata dall’intervento dell’on. Nino Germanà in merito ai commissariamenti degli IACP in Sicilia ed alla elezioni di Milazzo. “Il giovane deputato Germanà – dichiara Currenti – con le sue affermazioni ha fatto un clamoroso autogol. E’ gravissimo che proprio da lui, deputato nazionale del PdL, provenga una richiesta di insediamento di un CdA pletorico di dieci componenti lautamente retribuiti, quando dal 31 maggio scorso, proprio in seguito all’entrata in vigore del comma 5 dell’art. 6 del decreto legge 78 del 31.5.2010 (manovra finanziaria), è fatto espresso divieto di insediare consigli di amministrazione in numero superiore a cinque componenti, con espressa declaratoria di nullità degli atti eventualmente assunti e responsabilità per danno erariale a carico di chi li pone in essere. Una misura del Governo diretta a tagliare i costi della politica che evidentemente l’on. Germanà sconosce o non apprezza. Appare quanto mai singolare, sostenere a livello nazionale un Governo che mira alla riduzione degli sprechi in politica e, viceversa, richiedere al Presidente Lombardo che, peraltro, ha già esitato in Giunta un Disegno di Legge di riforma degli IACP, che tra l’altro prevede proprio la riduzione dei componenti dei CdA proprio a cinque unità, l’insediamento di un CdA di dieci componenti, che proprio dal 31 maggio scorso, in virtù della manovra di Tremonti, sarebbe in aperta violazione di legge. Sempre il giovane on. Germanà – continua Currenti – avrebbe fatto meglio a fare tesoro delle dichiarazioni dell’on. Briguglio in merito alle vicende elettorali di Milazzo dove, come ha giustamente detto il vice presidente dei Deputati del PdL, “saranno gli elettori al ballottaggio a dire chi vincerà tra il sindaco uscente Italiano, sostenuto dal Pdl ufficiale il cui simbolo è stato ridicolizzato con il mancato raggiungimento del quorum, e l’avv. Carmelo Pino, già sindaco e assessore provinciale di Forza Italia, emarginato dall’attuale dirigenza regionale del PdL. Vedremo la risposta degli elettori. Intanto la lista ufficiale del PdL, che non ha conseguito nessun seggio nonostante il presidente Berlusconi sia stato indotto a sostenerla con un intervento telefonico, è diventata un caso nazionale di cui dopo le elezioni qualcuno dovrà rendere conto».