Taormina -“Bisogna recuperare una politica che guardi con maggior distacco al potere e che lo sappia criticare. Il compito di farlo spetta a voi giovani, solo se riuscirete a cambiare la politica di oggi sarete in grado di affermare al meglio le vostre idee”. E’ questo l’auspicio formulato dal presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, Sergio Chiamparino, che a Taormina ha concluso i lavori della seconda Assemblea nazionale di ANCI Giovane.
Per il presidente dell’ANCI, il confronto sulle idee è l’unico modo per evitare che la questione del “cambiamento anagrafico finisca per diventare pura retorica”, restando confinata sul terreno del giovanilismo. “Diffido dei vecchi che promuovono i giovani, magari danno strada solo a quelli che vanno bene a loro, oppure per occupare uno spazio politico rimasto vuoto”, ha osservato. “Il vero rinnovamento avviene solo sulla base della discussione e se necessario con il conflitto, di questo i giovani non devono avere timore”. Nella giornata conclusiva dei lavori, Giacomo D’Arrigo, consigliere comunale di Nizza di Sicilia e coordinatore nazionale Anci- Giovane, ha commentato il televoto organizzato da Cittalia-Anci ricerche. “Il fatto che piu’ della meta’ dei giovani amministratori si immagini tra dieci anni ancora attivo nella politica locale, egli ha detto, dimostra che questi giovani hanno un forte attaccamento alla propria comunita’ ’’. Rispondendo poi ad una domanda, che chiedeva loro se pensavano di impegnarsi ancora in politica tra 10 anni, il 52% degli amministratori ‘under 35’ presenti ha risposto che si immaginava ancora attivo a livello locale, il 30% soltanto a livello nazionale, mentre il 15,9% ha risposto che non pensava di occuparsi piu’ di politica. “Questo risultato, ha detto ancora D’Arrigo, e’ il segnale che i giovani amministratori non guardano all’impegno politico come una scorciatoia per realizzare facili carriere, ma come un compito serio da svolgere a vantaggio del territorio’’.