Furci Siculo – “Per educare alla legalità le future generazioni l’unica speranza rimasta è la scuola”. E poi rivolto ai centottanta alunni delle scuole medie di Scaletta Zanclea, Nizza di Sicilia, Roccalumera e Furci Siculo ha detto: “leggete, documentatevi e soprattutto fate tesoro delle lezioni che vi vengono impartite dai vostri insegnanti”. Lo ha dichiarato il giudice Marcello Minasi aprendo i lavori del convegno “la scuola come cuore pulsante per crescere nella legalità”, che si è svolto nel salone del Centro diurno. Alla manifestazione hanno preso parte il sindaco Bruno Parisi, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, mons. Giò Tavilla, una rappresentanza delle Forze dell’ordine, i baby sindaci Roberto Muscolino (di Roccalumera) e Carmelo Micalizzi (di Furci Siculo), i dirigenti scolastici Venera Munafò (Scaletta), Laura Tringali (Nizza di Sicilia), Enza Interdonato (Roccalumera) e Annabella Sgroi (Furci Siculo) e la signora Ninetta Burgio, madre di Pierantonio Sandri, il ragazzo di Niscemi ucciso dalla mafia. Ed è stato veramente commovente quando ha preso la parola la signora Burgio, che con fermezza e coraggio ha parlato della sua crociata contro la mafia. E’ intervenuta pure la prof. Annabella Sgroi che si è complimentata per l’ottima riuscita della manifestazione. All’incontro, coordinato dalla prof. Palma Settimo, hanno preso parte tantissimi studenti del comprensorio jonico, con una vasta rappresentanza delle scuole medie di Scaletta, Nizza di Sicilia, Roccalumera e Furci Siculo, che alla fine hanno rappresentato delle simpatiche scenette, aventi come obiettivo l’onestà, la legalità e la giustizia.