SOCIETE’ JONICHE PRONTE AD EMIGRARE NEL COMITATO DI CATANIA.
La venticinquesima giornata fa registrare la sconfitta della capolista Gescal nel derby contro l’Ars Sport Club. In una gara avvincente ed emozionante è prevalsa nei minuti finali la formazione del presidente Guerrera. Entrambe le squadre hanno regalato spettacolo e gol confermando il buon momento di forma. Della caduta del Gescal approfittano sia il Letojanni, vittorioso contro il Mandanici, che la Granitese vincente tra le propria mura contro il Motta. A 450 minuti dalla fine del torneo, con diciotto tre squadre continuano a rimanere il lotta per la vittoria finale. Gescal, Granitese e Letojanni, hanno accumulato, nel corso del torneo, ben sedici vittorie ciascuno. Un cammino che risalta ancora maggiormente l’equilibrio esistente fra le tre compagini. A ridosso delle battistrada l’Usclo Pace che si impone sul Mongiuffi Melia grazie alle reti di De Tommasi, Zanghì e D’Agostino(autore di una doppietta). Tra le inseguitrici il Savoca annaspa. Due pareggi consecutivi allontano dalla vetta, sempre più, la squadra del presidente Cosimo Ferraro. Mongiuffi Melia e Sparagonà tarpano le ali a Luchino e compagni. I due mezzi passi falsi del Savoca permettano all’Ars Sport Club di raggiungere la zona play-off, grazie a tre vittorie consecutive. Malgrado la vittoria contro il Chianchitta, il Ciumaredda continua a rimanere fuori dalla griglia play-off. Alì Terme e Sparagonà con i pareggi confermano l’altalenante campionato che li vede lontano dalla zona di classifica che contano. Deluse le attese della vigilia. Vince di misura il Giardini contro il Forza D’AgròScifì che si lamenta, ancora una volta, della direzione di gara. Nonostante un torneo avvicente fioccono le lamentele nei confronti della Figic.
Infatti, le società contestano molte direzioni arbitrali, ma soprattutto il disegnatore. Proteste che da tempo erano in embrione, adesso sono sfociate in modo plateale. Sono in molti a non spiegarsi perché nelle partite di maggiore rilevanze, ai fine della classifica, vengono designati arbitri con poca esperienza. Le società inoltre lamentano il continuo lievitare dei costi, da settimana a settimana, per disputare un campionato di terza categoria, considerato pure che si tratta sempre di un torneo la cui partecipazione è legata quasi esclusivamente al puro divertimento. Non sono state rispettate, da parte delle Figc, gli impegni assunti, a suo tempo, riguardo il budget economico necessario a disputare il campionato. I costi per alcune società sono aumentati di oltre un terzo e rispetto allo scorso anno sono maggiorati della metà. Una situazione insostenibile se si pensa poi che le società partecipante sono tutte in autogestione. Incremento dei costi, arbitraggi discutibile, pesanti sanzioni del giudice sportivo stanno spingendo alcune società o a non partecipare alla prossima stagione agonista o addirittura staccarsi dal comitato provinciale della Figc di Messina ed iscriversi in quello catanese. Fa rabbia anche che a quattro giornate dalla fine non conoscere gli esiti di qualche ricorso, già inoltrato da diverso tempo agli organi competente. Campionato avvicente e agguerito come da tempo che non accadeva, ma con molte lacune sotto l’aspetto organizzativo.
La Redazione Sportiva