Gli studenti delle classi V e I sez. B del Liceo Classico E.Trimarchi di S.Teresa di Riva, su iniziativa del presidente del Consiglio d’Istituto arch. Salvatore Coglitore, coordinati dalle prof.sse Francesca Gullotta, Sabrina Fara e Maria Rosaria Briguglio, hanno incontrato il dott. Angelo Garufi, classe 1926, ex studente del liceo nel lontano 1944 ed ex consigliere provinciale. Attraverso le parole del sig. Garufi, esponente di spicco dell’ex Dc, gli studenti hanno appreso che, a seguito dei bombardamenti sulla città di Messina, e della conseguente chiusura di tutte le scuole cittadine, il 15 febbraio 1943, è stata aperta una sezione staccata del Liceo “La Farina” momentaneamente a Roccalumera, forse perché molti erano gli sfollati nei paesini della riviera jonica. Nell’anno scolastico 1944-45 la sezione del “La Farina” viene spostata a S.Teresa di Riva, grazie ad un Comitato cittadino che, costituitosi nell’estate del ’44, era riuscito a raccogliere le somme necessarie per l’arredamento e il canone d’affitto dei locali scolastici, individuati nella casa Macherione, di fronte all’attuale Scuola elementare “F.Muscolino”. Il 19 settembre 1952, con decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, viene istituito il liceo–ginnasio “E.Trimarchi” nel comune di S.Teresa di Riva. Ricca di notizie storiche sulla II guerra mondiale e sul ventennio fascista, la relazione del dott. Garufi ha fornito ai ragazzi una testimonianza storica diretta. Lo stesso ha raccontato come si svolgeva la vita di uno studente liceale e come gli abitanti del nostro territorio hanno vissuto con sacrifici il periodo della guerra. Ha partecipato all’incontro anche la moglie del dott. Garufi, la prof.ssa Pina Famulari, docente di Latino e Greco nel Liceo Trimarchi nell’anno scolastico 1956-57, che ha comunicato ai giovani presenti l’amore per la cultura e per i valori universali della correttezza, dell’onesta e della famiglia. Il dott. Garufi ha saputo coniugare l’importanza oggettiva della memoria storica con i suoi ricordi personali, riuscendo a coinvolgere queste nuove generazioni alle quali ha voluto lasciare il seguente testamento spirituale: amare la libertà a costo di sacrificio; non essere schiavi del dio denaro; coltivare un amore sano e costante per formare una famiglia; rinunciare ad un individualismo egoistico; rispettare i genitori e soprattutto la mamma.