Nella quarta giornata di ritorno il Letojanni cade in quel di Savoca ed è costretto a cedere la vetta al Gescal vittorioso sul campo del Mandanici. Vincono l’Alì Terme contro il Chianchitta che mette a segno, quattro reti e l’Usclo Pace contro il Motta per 4 – 1 con la doppietta di De Tommasi e le reti di Vinci e D’Agostino. Nel derby dello jonico tra Ciumaredda e il Forza D’AgròScifi prevalgono i santateresini che s’impongono per 2 – 0. Nulla di fatto tra lo Sparagonà e l’Ars Sport Club del presidente Guerrera. Partita caratterizzata da ben tre esplusioni, tutte nelle fila dello Sparagonà. A dirigere l’incontro il signor Tomasello le cui decisioni, molto affrettate, sono state contestate dai padroni di casa. Dopo il pareggio, nel recupero contro lo Sparagonà, la Granitese si sblocca con il Real Taormina e torna alla vittoria. Il gol per i taorminese è stato realizzato da La Rosa. Il Mongiuffi si aggiudica il derby contro i cugini del Giardini e sale a quota diciannove in classifica. Un turno ricco di gol (ventidue) con due vittorie esterne: Alì Terme e Gescal che hanno fatto entrambe pocker. L’unica partita senza rete è stata quella tra lo Sparagonà e i messinesi dell’Ars Sport Club. L’attacco più prolifico del campionato rimane quello dello Sparagonà. La compagine del presidente Scarcella non sfrutta a dovere i due incontri casalinghi(recupero con la Granitese e con l’Ars Sport Club) per inserirsi, più concretamente, nella lotta play-off. Da registrare una giornata negativa per la classe arbitrale. Infatti, ci sono state contestazioni anche al comunale di Savoca da parte dei giocatori del Letojanni. Un maggiore dialogo tra arbitri e giocatori, proabilmente sarebbe un punto di partenza valido per evitare inutili discussioni e strascichi finali. Tanti sono gli sforzi, non solo economici che le società sostengono per allestire e disputare un campionato di terza categoria particolarmente lungo, ma è necessario una maggiore attenzione della lega. Ogni settimana ci sono polemiche per errori arbitrali che condizionano la gara, ma soprattutto la vittoria finale del campionato. Tanti i cartelli che vengono estratti, squadre decimate da squalifiche. Quindi occorre maggiore sinergia tra tutte le forze sportive(lega, arbitri e società) per evitare che il campionato di terza categoria perde di credibilità.
La redazione sportiva
SAVOCA – LETOJANNI 2 – 0
Savoca: Di Bella, Bonvegna, Nicita, Di Natale, Spinella, Famulari, Lo Giudice, Leo, Marino, A. Impellizzeri, Matarro (55’ Messina). All. Bartolotta
Letojanni: Giordano, Bucalo, Smiroldo, Paiano (77’ Bucolo), Camarda, Pedale ( dal 27’ Raineri), Valastro , Ardizzone ( 84’ Bonsignore). Lo Giudice (85’ Tornatore), Mauro. All. Caudullo
Arbitro: Cilione di Messina
Reti: 75’ Nicita, 90’ Messina
Savoca – Il Letojanni sconfitto a Savoca, oltre alla partita, perde anche la testa della classifica. La squadra di Caudullo priva di giocatori esperti come Sgroi e Pace, dopo circa mezz’ora, è costretta a privarsi pure del libero Pedale (infortunio) e nel finale, sotto la pressione dei savocesi, soccombe sotto i colpi di Nicita e Messina che il coach, Bartolotta, rischia, nella seconda parte della gara, dopo un lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dal rettangolo di gioco per circa 2 mesi. Recuperato Messina, il Savoca attende ora il rientro di capitan Luchino, fermo da oltre un mese a causa di uno stiramento. Il primo tempo sembra una fase di studio da parte di tutte e due le squadre che vanno al tiro solo sporadicamente. Al 13’, il bomber Calì tira da distanza ravvicinata, ma Di Bella, in due tempi, riesce a tenere inviolata la propria porta. Al 45’, la più ghiotta occasione è del Savoca con Marino che , in contropiede, penetra in area e tira a colpo sicuro, il portiere Giordano riesce a toccare la sfera di quel poco che basta per farla stampare sulla traversa ed evitare il gol. La ripresa, con l’ingresso in campo della punta Messina, vede il Savoca più determinato sotto rete, ma il Letojanni tiene bene in campo e, al 48’, Camarda, su angolo di Valastro, fa venire i brividi ai savocesi, ma Di Bella si distende e in tuffo devia in angolo il colpo di testa ravvicinato dello stopper letojannese. Scampato il pericolo, il Savoca inizia ad alzare il suo baricentro e, al 60’, Nicita comincia a prendere la mira della porta di Giordano con un tiro che sorvola la traversa. Al 67’, su punizione di Impellizzeri dalla destra, interviene Nicita di testa, in area, ma la palla finisce a lato. Al 71’, su angolo d’Impellizzeri, è Messina, sempre di testa, a sfiorare l’incrocio dei pali. E’ il preludio al gol dei padroni di casa, che giunge al 75’ con Nicita che, in diagonale, batte Giordano di forza, dopo un’azione d’attacco ben congegnata da Messina ed Impellizzeri. La reazione degli ospiti è poco consistente e, al 78’, Messina, stretto tra due difensori , lancia Impellizzeri solo davanti a Giordano che riesce a sventare il pallonetto del numero 10 savocese. Al 90’, con i Letojannesi in avanti alla ricerca del pareggio, Messina, su assist di Impellizzeri, in contropiede, si presenta solo davanti a Giordano o lo infila. Proteste da parte di Camarda e compagni nei confronti del direttore di gara, per un presunto fuori gioco del goleador savocese.
Pippo Trimarchi
CHIANCHITTA-ALI’ TERME 0 – 5
Chianchitta: Munafò-Iannino-Sciacca-Marino-Leonardi (dal 46° Vecchio)-Palermo (dal 75° Intelisano)-Puglisi (dall’86° Spina)-Guerrera-Megna-Pagano (dal 27° Sofia)-Urso. All: Nunzio Pavone
Alì Terme: Micalizzi-Riganello (dal 69° Rizzo)-Maccarrone-Randisi-G.Roma (dal 78° Interdonato S.)-Campagna-Pistone (dal 59° Cinturrino)-Ciulla-Riparare Ant. (dal 57° Andronaco A.)- Raffa (dall’80° M.Roma)- Riparare Omar. All: Micalizzi
Arbitro: Giancarlo Messina
Marcatori: Omar Riparare al 17°, al 31°, al 79°. Raffa al 37°. A.Andronaco al 63°.
Note: Ammoniti: Leonardi e Marino (Chianchitta) e Maccarrone (Alì Terme). Espulsi: Marino e Maccarrone (doppia ammonizione) per reciproche scorrettezze. Giardini – Pronostici ampiamente rispettati: L’Alì Terme risolve agevolmente la pratica Chianchitta dominando l’incontro, concedendo ai locali solo un tiro nello specchio della porta, quello di Megna al 78° con facile presa di Micalizzi. Gli ospiti, nonostante le numerose assenze per squalifica ed infortuni, realizzano una cinquina, fallendo altrettante occasioni per incrementare il bottino. Locali schierati con la difesa vecchia maniera, cioè col “libero”, interpretato da Leonardi nel primo tempo e da Vecchio nel secondo; gli aliesi col classico 4-4-2 con la coppia d’attacco formata da Antonino e Omar Riparare (padre e figlio). Al 5° ospiti subito pericolosi: Raffa vince una serie di dribbling a centrocampo e smarca Omar Riparare che di prima intenzione serve il genitore che tira debolmente consentendo a Munafò la parata coi piedi. Il gol non tarda ad arrivare: al 17° discesa di Randisi sulla sinistra che serve Omar Riparare che da posizione angolatissima batte il portiere in uscita. Al 24° altra ghiotta occasione per gli ospiti. Stavolta è Maccarrone ad andare via lungo l’out di sinistra: il suo cross trova pronto a battere a rete Antonino Riparare ma il portiere è bravo a respingere di piede, sulla ribattuta, lo stesso Riparare spedisce alto sulla traversa. Il raddoppio al 31°: Omar Riparare scatta sul filo del fuorigioco e solo davanti al portiere lo infila di destro. Dopo due gol, Omar Riparare si improvvisa anche rifinitore e al 37° serve un delizioso assist per Raffa che tira di destro di prima intenzione trafiggendo l’estremo difensore. Raffa è scatenato ed un minuto dopo, dal lato di destra lascia partire un calibrato cross per l’accorrente Maccarrone: il suo tiro è pronto, ma debole e para il portiere. Il primo tempo finisce con le due squadre in dieci uomini in quanto sia Marino che Maccarrone, causa le reciproche scorrettezze, si guadagnano la seconda ammonizione e devono lasciare il campo anzitempo. Inizia il secondo tempo ed il Chianchitta resta addirittura in nove: Munafò, fuori area, commette fallo sul lanciato Omar Riparare (chiara occasione da gol) e l’arbitro lo espelle. Il suo posto tra i pali lo prende Iannino. Al 63° quarto gol per gli ospiti: Andrea Andronaco si guadagna un calcio di punizione poco fuori l’area di rigore. Si incarica egli stesso della battuta ed è gol. Una curiosità: seconda presenza in campionato per Andrea Andronaco e secondo gol (100%). La cinquina è completata da uno scatenato Omar Riparare che da fuori area con un tiro a giro all’incrocio dei pali batte Iannino al 79° e fallisce la quarta marcatura personale all’87° quando il suo tiro ravvicinato è deviato in angolo dal portiere. Raffa e Omar Riparare i migliori in campo. Da segnalare i vistosi e costanti miglioramenti di Riganello,ormai pedina assolutamente affidabile per mister Micalizzi.
Orazio Leotta
Mandanici: Interndonato, Pirri, Sturiale(46’ Trimarchi), Pino(77’ Brigandì), Villari, Carpo, Giliberto, Arto, Ciatto(68’ Parisi), Uscenti, Sterrantino(75’ Pirri).
Gescal: Galletta, D’Orazio, Giordano D, Totaro, Martino, Copulino(73’ Perrone), Peditto, Acquaviva(79’ La Rocca), Andreacchio(79’ Perrone), Carrozza, Scucchia(56’ Ammo).
Arbitro: Spadaro G.
Reti: 5’ Andreacchio, 15’ Peditto, 65’ Acquaviva, 93’ Faraone.
Mandanici – Giornata piacevole al comunale di Mandanici. Padroni di casa giocano con il cuore mentre gli ospiti con una palese differenza tecnica vincono grazie ad una partenza super squadra sicuramente il prossimo campionato in seconda categoria . In 15’ gli ospiti chiudono l’incontro: al 5’ Andreacchio tiro dal limite che trafigge Interdonato e dieci minuti dopo il diagonale all’incrocio di Peditto. Con il Gescal sul doppio vantaggio il Mandanici cerca variando l’assetto tecnico di creare pericoli alla porta difesa da Galletta. La gara diventa più equilibrata. Arito sfiora l’incrocio al 22’. Nel secondo mister Carpo preferisce Trimarchi a Sturiale. I padroni di casa giocando con tre punte e si rendono più pericolosi con i tiri di Giliberto (deviato in angolo) e Sterrantino che di testa tira debolmente. Al 65’ ospiti tentano di chiudere l’incontro: punizione di Carrozza, ma Interdonato è strepitoso. Il terzo gol arriva al 65’ con Aquaviva. Il Mandanici prova in tutti i modi di segnare con delle belle trame di prima sull’asse Arito , Villari ma che non vengono concretizzate. In pieno recupero il Gescal mette a segno la quarta con Faraone. Bella prova di Carrozza, Andreacchio e Martino per il Gescal, mentre Arito, Pirri ,Giliberto e Uscenti per il Mandanici.
Giuseppe Carpo
*****
IL DERBY AL CIUMAREDDA
CIUMAREDDA – FORZA D’AGRO’SCIFI’ 2 – 0
Ciumaredda: Rosani, D’Agostino, Manganaro, Impellizzeri(54’ Spadaro P.), Trimarchi, Santoro O, Lo Giudice E.(88’ Santoro E.), Ragusa, Casablanca S.(79’ Fleres), Lo Giudice L., Sturiale(58’ Moschella). All.: Fleres
Forza D’AgròScifì: Pantini, Smiroldo(74’ Costa), Carciotto, Nipo, Tamà, Principato, Rigano, Caponiti, Camelia, Muscolino, Piras(57’ Chiavetta). All.: Spadaro
Arbitro: Saija di Messina
Reti: 20’ Sturiale, 73’ Casablanca S.
Santa Teresa di Riva – Due ingenuità della difesa sono fatali al Forza D’AgroScifì. Con un gol per tempo il Ciumaredda riesce a superare la squadra di mister Spadaro mai doma. I padroni di casa partono subito in avanti, ma trovano poco spazio negli ultimi venti metri. Smiroldo e compagni chiudono tutti i varchi e quando hanno la possibilità ripartono soprattutto con le manovre laterali di Carciotto. Per attendere il primo tiro in porta bisogna aspettare la conclusione da quaranta metri di Impellizzari (20’). Il vantaggio santateresino nasce sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Sturiale ruba il tempo a Smiroldo e di testa batte Pantini. Non impeccabile l’uscita di Pantini. La squadra ospite non si scompone. La reazione del Forza D’AgròScifì, però, non riesce ad impensierire la porta difesa da Rosani. Nella ripresa Spadaro cerca di dare più profondità all’azione offensiva con l’inserimento di Chiavetta, ma la squadra risente dell’assenza di un centravanti di ruolo. Al 67’ il neo entrato Chiavetta prova a violare la porta con un diagonale. Di poco fuori. Il Ciumaredda risponde al 73’: Sergio Casablanca raccoglie l’invito da una punizione dal limite per superare l’incolpevole Pantini. Dopo il gol la corsa verso la panchina per abbracciare il tecnico Fleres. Con il passare dei minuti la partita scende di tono e non regala più emozioni. Il Ciumaredda da continuità ai risultati: nelle ultime tre partite ha raccolto altrettante vittorie (due in campionato ed una in coppa) e soprattutto da 180 minuti non prende gol. Dunque il cambio di allenatore ha dato uno scossone all’ambiente santateresino che mira a conquistare un posto nei play-off. “Stiamo lavorando con intensità – ha esordito mister Fleres – i giocatori sono molto motivati. Sappiamo che sarà un campionato difficile, ma abbiamo tutte le credenziali per classificarci nelle prime quattro posizioni”. “Il risultato della partita tutto sommato è giusto – afferma mister Spadaro – su entrambi i gol del Ciumaredda pesano due disattenzioni della difesa. Certamente l’assenza di un vero attaccante ci penalizza, comunque abbiamo giocato una buona partita con intensità e grande spirito di sacrificio”. Con la vittoria sui forzesi il Ciumaredda conquista la nona vittoria stagionale e detiene la miglior difesa del campionato con tredici reti al passivo.
********
L’USCLO PACE, DECIMA VITTORIA STAGIONALE
USCLO PACE – MOTTA 4 – 1
Usclo Pace: Parisi, Minutoli (Palmieri A.), Palmieri P., Maggio F. (Vinci), Durante, La Spada, D’Agostino, Sferrazza(Mertello), Zanghì, Donato(Nunnari), De Tommasi(Bardetta).
Motta: Monte, Tripolone, Lo Giudice, Caruso, Lando, Di Salvo, Cundari, Cosentino (68’ Tatì Carmelo), Tatì Domenico, Tatì Daniele (74’ Mannino), Tatì A.
Reti: 7′ – 32′ De Tommasi, al 14′ Tatì Danilele, 16′ D’Agostino, 93′ Vinci
Messina – Contro il Motta l’Usclo Pace conquista tre punti che gli permettono di conservare la terza posizione in classifica. Dopo il pareggio esterno contro l’Alì Terme per 1-1 e la sconfitta casalinga inflittagli dal Gescal, la squadra di mister D’Ascola trascinata dal bomber De Tommasi ritorna alla vittoria. E’ l’unica squadra che è riuscita a conseguire undici risulati utili consecutivi. Infatti, dalla quinta alla sedicesima giornata si è imposta sette volte, mentre ha pareggiato solo quattro volte. Un cammino che ha permesso alla compagine messinese di raggiungere la zona play-off. L’Usclo Pace alza subito il baricentro e la disposizione tattica della quadra è perfetta. Infatti, al 7′ il vantaggio dei padroni di casa porta la firma di De Tommasi che dopo il digiuno contro il Gescal e Chianchitta torna al gol con una doppietta(l’ultima contro il Savoca). La reazione del Motta non si fa attendere. Tre minuti dopo gli ospiti pareggiano sfruttando un errore di La Spada, su punizione di Daniele Tatì, il cui tocco inganna il proprio portiere Parisi. L’Usclo Pace riordina le idee. La partita e bella. ll pareggio galvanizza il Motta. Il raddoppio della squadra locale arriva poco dopo il quart’ora con l’ottima D’Agostino che buca la rete del portiere ospite. Adesso con l’Usclo Pace in vantaggio la formazione ospite deve produrre maggiori sforzi per pareggiare. Pero, al 32′ De Tommasi è strepitoso e sigla il secondo gol personale. Nella ripresa i messinesi sono più compatti e con ordine difendono il doppio vantaggio. Il Motta, pur giocando a tratti bene, non riesce a mettere in rete il gol che potrebbe riaprire la gara e renderal più avvincente. In pieno recupero Vinci, subentrato a F. Maggio sigla il primo gol in questo campionato. Da dire che il bomber De Tommasi ha segnato metà dei gol realizzati dall’intera squadra.
********
IL MONGIUFFI DOMA IL GIARDINI
MONGIUFFI MELIA – GIARDINI 2 – 0
Mongiuffi Melia: Siligato( 46’ Curcuruto), Santoro A., Bianca, Dajdone( 70’ Ferro), Longo V., Bucceri, Lo Giudice, Santoro L.( Longo M.), Laganà( 67’ Puglia), Lo Po’, Cingari( 90’ Barra).
Giardini: Crimi, Bonaventura, Privitera( 80’ Cirino), Miceli, Scalia, Prestandrea, Di Bella( 60’ Catanzaro), Costanzo M. A., Campione, Donzì( 60’ Caggegi), Costanzo.
Arbitro: Cusimano di Messina
Reti:17’ Lo Giudice, 88’ Bianca
Letojanni – L’Asd Mongiuffi Melia conferma il suo ottimo stato di salute, battendo tra le mura amiche per 2 a 0 un Ars Sport Club Giardini, che non trova ancora il bandolo della matassa in una squadra mortificata dai tanti problemi, che stanno contraddistinguendo sicuramente la più brutta stagione calcistica giardinese da vent’anni a questa parte. Anche oggi al Comunale “ Mario Lo Turco” di Letojanni è andata di scena una partita imbarazzante dal punto di tecnico: i giardinesi, orfani di mezza squadra, causa la lunga squalifica di giocatori che potevano dare più sostanza ai vari reparti, non hanno più niente da dire in questo campionato, caratterizzato dalla sfortuna. Il Mongiuffi Melia ne ha dunque approfittato, portandosi a quota 19 in classifica con una partita ancora da giocare (contro la Granitese). Gara che ha dimostrato quanto siano in forma i singoli giocatori monfeliesi, da Pino Lo Giudice, autore del primo goal, a Simon Cingari districatosi bene in mezzo alla linea difensiva avversaria, e ancora Alfio Santoro, baluardo inespugnabile della retroguardia. Bene anche a centrocampo, fino alla sostituzione di Lothar Santoro, operata dal tecnico Intilisano. Attacco sempre vivo con azioni da manuale costruite da Lo Po’ e Cingari. Pronti via, e la partita si accende già al 5’ minuto con la prima conclusione del giovane Lo Giudice che manda di poco alto sopra la traversa. Quest’ultimo crea movimento in mezzo al campo dettando i tempi e coadiuvando Lothar Santoro nelle aperture. Il lavoro proficuo dei due viene premiato al 17’ quando Cingari appoggia su Lo Giudice, il quale trafigge con un gran destro dal limite dell’area il portiere Crimi.Bellissima esecuzione, che strappa applausi. Poi al 21’ altra occasione per il Mongiuffi: passaggio in profondità di Lothar Santoro e Lo Po’ manda fuori da posizione invitante. Match che regala al 42’ e 45’ le poche folate degli ospiti, che si concludono con un nulla di fatto. Ma è nella ripresa che le due squadre si affrontano colpo su colpo, grazie alle sostituzioni di Di Bella e Donzì con Catanzaro e Caggegi al 60’. Le giocate non sono eccezionali, ma almeno al minuto 62’ i giardinesi arrivano in porta: traversone di Privitera che lambisce il palo a portiere battuto e Campione getta via la palla del possibile pareggio. All’81’ Ferro, entrato al posto di Dajdone, sbaglia clamorosamente un goal fatto. Stesso copione quattro minuti più tardi: Lo Giudice imposta sulla tre-quarti e Ferro spedisce alle stelle. Il sigillo finale, che chiude la partita, arriva all’88’ grazie ad un cross di Lo Po’ sfruttato a dovere da Bianca: colpo di testa e pallone in rete. L’ultima occasione ce l’ha sui piedi Scalia; il tiro flebile è preda del portiere. 2 a 0 e tre punti importantissimi per allontanarsi dalla zona calda.
Discreta la prova dell’arbitro, che è riuscito a mantenere la calma su un campo davvero difficile.
Lo Giudice sugli scudi: fantasia e tecnica, binomio che si addice perfettamente a un giovane dalle spiccate doti creative.
Enrico Scandurra
*******************
LO SPARAGONA’ INFURIATO CON L’ARBITRO TOMASELLO
Sparagonà – Riviera Sud 0 – 0
Sparagonà: Colloca, Sciarrone, Carnabuci G. (73’Cannata), Pacher (64’ Santoro), Palella, Casablanca A., Ingalis, La Monica, Rizzo, Casablanca E., Carnabuci S..
Ars Sport Club: Cuoco, Cucinotta, Feti ( 62’ Margatti), Pellegrino, Vinciguerra, Calderone, Gambadoro (57’ Galletta), Munafò, Capitti, Allone, La Rocca (78’ Repici).
Arbitro: Tomasello di Messina.
Santa Teresa di Riva – Pareggia in casa lo Sparagonà di mister Brigandì contro il Riviera Sud. Un risultato che va stretto ai padroni di casa che hanno fallito parecchie palle gol con Casablanca, Ingalis e Carnabuci. Ma protagonista in assoluto della giornata è stato l’arbitro Tomasello di Messina che ha espulso tre giocatori locali, Rizzo, Santoro e Palella, condizionando la gara soprattutto negli ultimi minuti, quando la pressione dello Sparagonà si faceva sempre più forte. Un arbitro che ha fatto di tutto per ostacolare la vittoria dei padroni di casa, interrompendo a più riprese azioni da gol e regalando agli ospiti punizioni inesistenti. E quando la squadra di S.Teresa stava attaccando, l’arbitro, per proteste, ha mandato anzitempo negli spogliatoi ben tre calciatori locali, facendo finire l’incontro allo Sparagonà in otto uomini. Ma la nota assurda dell’incontro stava maturando al 93’ quando il sig. Tomasello si inventa una punizione dal limite a favore degli ospiti. Tira Vinciguerra e palla che sta per infilarsi all’incrocio dei pali. Miracolo di Colloca che si allunga tutto e salva la porta e il risultato. Ma quanta paura. A fine gara non sono mancate le contestazioni nei confronti del sig. Tomasello, che il presidente della Figc di Messina dovrebbe mandare per qualche settimana in vacanza per schiarirsi meglio le idee. L’Ars Sport Club ha giocato la sua onesta partita dimostrando di essere una squadra ben disposta in campo capace di essere protagonista fino alla fine del campionato. “Sono contento della prestazione dei miei ragazzi – ha affermato il presidente Guerrera a fine gara – stiamo disputando un buon torneo e certamente lotteremo fino alla fine per centrare l’obiettivo dei play-off".
******
GRANITESE TAORMINA 2 1
Granitese: Corvaia, Puglia, Russo M., Arena, Brunetto A., Mannino, Lo Giudice, Carbone, Nassi, Falcone, Pagano.
Taormina: Leonardi, Cacciola, Ruggeri, Gallodoro, Mazza, Lo Turco, Intelisano, Tamà, Riccobono, Previti, La Rosa.
Arbitro: Patanè di Messina.
Reti: 21’ Falcone, 56’ Nassi, 75’ La Rosa.
Graniti – Gara non certo brillante per i padroni di casa, che forse hanno preso sottogamba l’importanza dell’incontro. Moltissime le occasioni sciupate davanti la porta difesa da Leonardi, graziato per ben due volte da Pagano. Ci pensa, comunque, il solito Falcone con un tiro dalla lunga distanza a trafiggere il portiere ospite. Sembrava tutto facile, ma il Taormina non ci sta e si fa pericoloso con ripetute incursioni di Riccobono e Previti. Ma sono ancora i locali ad andare in rete con Nassi, a dieci minuti del secondo tempo, a coronamento di una azione personale. A questo punto i locali si addormentano un po’ e sale in cattedra il Taormina che riesce a mettere a segno il gol del 2 a 1 con La Rosa, dopo un veloce contropiede. A questo punto gli ospiti credono di poter agguantare il pareggio e si catapultano nell’area della Granitese, lasciando dei vuoti a centrocampo. E grazie a questa leggerezza sono i padroni di casa a sciupare facili occasioni, prima con Puglia e poi con Carbone.
A.M.