S.Alessio Siculo – Il lungomare di S.Alessio, già colpito da forti mareggiata, torna a perire sotto la forza della natura. Nella zona sud del paese una piazzetta è stata danneggiata e nella zona nord oltre la barriera artificiale, le onde furiose del mare hanno recato non pochi danni. Il sindaco Foti lancia un appello alle autorità competenti per poter ottenere aiuti e finanziamenti e realizzare così altre barriere che impediscano nuovi disastri ambientali soprattutto nelle aree che ad oggi rimangono senza alcun intervento di tutela.
-Sindaco in che maniera pensa di intervenire a fronte di nuove rischiose mareggiate?
“Abbiamo già inoltrato un progetto da 15milioni e 400mila euro all’assessorato Territorio Ambiente ma purtroppo ad oggi non abbiamo notizie perché nella prima fase hanno spostato i fondi giustamente nelle zone di Scaletta, Itala e Giampilieri e nella seconda programmazione hanno dato priorità agli interventi sui torrenti della Sicilia. Noi riteniamo che i fenomeni di erosione spiagge non siano di minore importanza”.
–Dunque questa sua richiesta è rimasta a giacere?
“Abbiamo protestato all’assessorato al Territorio visto che il nostro è un progetto esecutivo e cantierabile, invece sono stati finanziati progetti preliminari e intanto il mare continua a fare danni e non aspetta i tempi burocratici. Le promesse verbali che abbiamo ricevuto non ci assicurano per niente poiché non si tratta di un decreto.”
-Quale area del paese è più a rischio in questo momento?
“Sta cadendo sotto i marosi la parte non protetta del paese reduce dalla precedente mareggiata. I finanziamenti ottenuti in passato non sono bastati per costruire interamente la barriera. In 15 anni sono stati divorati 4° metri di spiaggia”.
–Quali conseguenze dal punto di vista turistico?
“Certo! L’economia turistica non sopporta questa assenza della spiaggia. La gente tende a non affittare appartamenti ne a sostare negli alberghi. Oltre ad un problema di difesa abbiamo un problema economico al fronte del fatto che S. Alessio ha 1100 posti letto alberghieri e parecchie seconde case. La mancanza della spiaggia incide sull’economia globale del paese”.
–Sindaco, che prospettive ha degli eventi futuri?
“Ci siamo riuniti in questi giorni in consiglio comunale per chiedere lo stato d’emergenza e conseguentemente di calamità, ma in passato due ordinanze del ministero degli interni non ci hanno procurato cospicui fondi. Non siamo dunque sicuri che alla nostra richiesta corrispondano dei finanziamenti e magari assisteremo alla passerella di Bertolaso che ci darà degli “abusivi”. Sant’Alessio non è un paese di abusivi! Il lungomare è stato fatto con regolare licenza, c’è un problema idrogeologico che va affrontato. Noi combatteremo per farci ascoltare, perchè si tratta di capire se S. Alessio debba avere una speranza di sopravvivenza o chiudere i battenti”.