Roccalumera – Il furto di un motocarro, studiato nei minimi particolari da un ingegnoso malvivente, è stato sventato dall’arrivo dei carabinieri della locale stazione, che sono riusciti a recuperare il mezzo e ammanettare il ladro in flagranza di reato. Si tratta di Antonino Barbagallo 33 anni di Paternò, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo dopo l’arresto da parte del maresciallo Santi Arcidiacono è stato condotto in caserma e identificato. Ieri mattina è stato trasferito presso il Tribunale di Messina e processato col rito direttissimo. Il giudice dopo aver convalidato l’arresto ha condannato Barbagallo (pena patteggiata) ad un anno e quattro mesi di reclusione e 200 euro di multa. L’episodio si è verificato alle quattro di avantieri notte in contrada Zifano, nella popolosa frazione di Allume. Il ladro catanese prima ha cercato di mettere in moto il furgone Piaggi Porter, di proprietà di un imprenditore 50enne del posto, poi, vedendo vano ogni sforzo, ha chiamato un carro attrezzi, facendolo venire addirittura da Misterbianco, spiegando che era rimasto appiedato e che doveva riportare il furgone a Paternò. Dopo circa un’ora, è arrivato il mezzo di soccorso che si è subito attivato per tirare su il Piaggio Porter. Tutto questo stratagemma non è passato inosservato al proprietario del mezzo, che aveva parcheggiato il furgone sotto casa. E così ha telefonato subito ai carabinieri. Dalla stazione di Roccalumera è partita tempestivamente una squadra di militari, al comando del maresciallo Arcidiacono, mentre veniva allertata anche la compagnia di Messina sud del capitano Di Stefano. In poco tempo i carabinieri hanno circondato la zona, cogliendo sul fatto il ladro catanese mentre carica il furgone sul carro attrezzi. Da qui l’arresto e la successiva condanna. Una sola considerazione. Da qualche tempo Roccalumera è diventata terra di conquista della microcriminalità catanese. Furti e rapine portano quasi sempre il timbro di bande etnee. In meno di venti giorni tre episodi si sono verificati a Roccalumera: la mancata rapina all’ufficio postale, l’assalto ad una pescheria (con un ferito) ed ora il tentato furto del furgone. Uno dei motivi, secondo gli investigatori, potrebbe essere lo svincolo autostradale. Cioè i malviventi partono da Catania ed escono a Roccalumera, dove organizzano imprese criminali. Sarebbe opportuno intensificare i controlli proprio all’uscita del casello, per prevenire così eventuali furti e rapine nel centro urbano e nelle frazioni di Sciglio ed Allume.