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Santa Teresa di Riva
mercoledì, Novembre 27, 2024

BUON ANNO

Per il 2010, o meglio per festeggiare ed augurarvi il Buon Anno, abbiamo scelta una famiglia modello di Roccalumera, dalle radici gentili e nobili. Si tratta della famiglia Catalfamo, della baronia dei Fiorentino, che negli anni remoti si è ramificata tra Torino e Londra. Nella foto, che abbiamo scelto per gli auguri, ci sono i germani Tanino e Natale Catalfamo, il cognato Natale Franzone, delle belle e nobili rappresentanti dell’Inghilterra, la n.d. Fiasconaro di Torino e degli artisti, come il pittore scultore Nino Ucchino, il maestro fotografo Vittorino Puglia, l’imprenditore terriero Antonello Saitta, l’editore Egidio Marisca e l’agente di viaggio Francesco Foti. Un quadro di famiglia allegro, divertente, simpatico, che abbiamo scelto per augurare a tutti i nostri lettori, “visitatori”, collaboratori, sostenitori, inserzionisti e amici un felice, prosperoso e sereno 2010.

Il 2009 per la verità non è stato tanto “felice” per tantissime famiglie della Sicilia, di Messina, della nostra provincia. Il lavoro è mancato ovunque e la disoccupazione è aumentata. Famiglie che hanno lottato per sopravvivere e che non hanno trovato conforto in nessuna Istituzione. In più hanno chiuso i battenti parecchie aziende, mettendo in cassa integrazione centinaia di operai. La Sicilia, per la verità, è stata spesso emarginata dal Governo centrale, per cui serpeggia una certa sfiducia nelle famiglie. Alla crisi economica, inoltre, si sono aggrappati anche la sventura, i disastri, il dolore. Parliamo soprattutto dell’alluvione che il primo ottobre scorso ha colpito Messina e la sua provincia, con morti, dispersi e abitazioni sotterrate. Come si suol dire: piove sul bagnato. Il nostro augurio è rivolto soprattutto a queste persone; per chi aveva tutto ed ora non ha più niente; per quanti avevano una casa, una attività, una famiglia ed ora sono rimasti a piangere sotto un celo stellato di fine anno. A tutti loro, a chi lotta per sopravvivere, a quanti si trovano a combattere nei lettini dell’ospedale, auguriamo un felice 2010. E che sia decisamente un anno diverso, diverso veramente, perché di questo passo si rischia un tracollo generale. Il nostro augurio è quello di combattere, di non soccombere e di dimostrare agli altri, ma soprattutto a noi stessi, che siamo veramente forti e che dobbiamo farcela. Un bacio e Buon Anno ancora a tutti quanti.

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