I Carabinieri di Sant’Alessio Siculo hanno arrestato, il responsabile dei servizi cimiteriali di Casalvecchio Siculo, Stefano Alidò, 55enne del luogo, il quale è stato colpito da apposita ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Messina. Attualmente Alidò si trova agli arresti domiciliari. Il provvedimento è scaturito dal frutto di una meticolosa attività d’indagine condotta da agosto a dicembre 2009 dalla locale stazione dei carabinieri. Dalle risultanze investigative è emerso che Alidò, nel corso di vent’anni di carriera, dal 1979 al 2009, in qualità di addetto ai servizi cimiteriali comunali si sarebbe appropriato di una somma non inferiore ad euro 55.000,00, incamerata per al concessione di loculi. In breve dalle indagini è emerso che i cittadini hanno versato somme in contanti e talvolta tutt’altro che modeste per la concessione di loculi direttamente ad Alidò, senza che il quale rilasciasse alcuna quietanza e senza che versasse le somme nelle casse comunali. Oltre ciò, i carabinieri hanno scoperto il tentativo di Alidò di far quadrare i conti a metà agosto 2009, nella manovra di far sanare il buco di circa 60.000 euro. Egli infatti avrebbe richiesto ed ottenuto da una finanziaria di Messina un finanziamento di circa 45.000 euro, che avrebbe versato a favore del comune. In sede di perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato gli atti relativi al finanziamento con in più ricevute di versamenti postali effettuato da soggetti diversi a favore del comune di Casalvecchio. Dalle indagini è emerso che le citate somme sarebbero state prelevate da libretti postali e carte bancoposta riconducibili a vario titolo ai familiari di Alidò. Nel mese di settembre 2009 sui muri di Casalvecchio Siculo erano apparsi diversi manifesti anonimi, con i quali venivano denunciate presunte irregolarità nella gestione dei servizi cimiteriali. Adesso, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, Stefano Alidò si trova agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Casalvecchio Siculo.