Continua anche questa settimana la rubrica dedicata ad un protagonista del calcio jonico. Oggi abbiamo intervistato Carmelo Fasolo, vice di Giovanni Ruggeri nella Robur. La squadra sta andando bene, attualmente si trova a due punti dalla zona play-off, ma tutto fa ben sperare per l’aggancio al gruppone che conta. Fasolo, dopo aver allenato in passato il Misserio ed anche il calcio femminile si è fatto conoscere soprattutto per aver portato la Uisp di Furci Siculo al secondo posto in Italia. L’anno scorso ha vinto il campionato di terza categoria con il Furci, quest’anno è un punto fermo della società di Letojanni.
– Fasolo, come si trova alla Robur?
“Benissimo, sicuramente la migliore società in cui sono stato in tanti anni di calcio”.
– Pensa che la squadra possa arrivare ai play-off?
“Si, credo possa arrivare, anzi ne sono stato sempre convinto fin da inizio stagione”.
– Come è il suo rapporto con mister Giovanni Ruggeri?
“Buonissimo, tra di noi c’è massimo rispetto e stima reciproca”.
– Quanta soddisfazione ha provato nell’eliminare il Furci in Coppa Trinacria?
“Inutile nascondersi dietro un dito, tantissima”.
– Prova rancore verso i dirigenti furcesi?
“Tantissimo, perché vincendo un campionato non credo che un tecnico possa essere allontanato per motivi tecnici”.
– Crede sia più forte il Furci di quest’anno o quello dell’anno scorso?
“Quello dell’anno scorso per me era più forte”.
– Cosa l’ha colpita della società Robur?
“Il presidente e tutti i dirigenti perché hanno fatto e sanno fare calcio”.
– Un giorno allenerebbe nuovamente il Furci?
“Si, con una nuova dirigenza e con Tino Vinci presidente”.
– Un calciatore che l’ha colpita per bravura tecnica in tutti i suoi anni da allenatore?
“Marcantonio Prestipino”.
– Un suo pregio ed un suo difetto ?
“Troppo bonaccione”.
– Ci dica i suoi pronostici sui campionati dilettantistici.
“Gialloblù in promozione, Sportinsieme in prima categoria e Roccalumera e Scommetendo in seconda categoria”.
– Se si dovesse guardare alle spalle, c’è qualcosa che cambierebbe nel suo passato di allenatore?
“Niente, anzi ho un solo rimpianto, quello di non aver trovato una società come la Robur prima.