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martedì, Ottobre 22, 2024
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ROCCALUMERA, AZIONE PUNITIVA CON DUE FERITI

Roccalumera – Il manco furto di un furgone Fiat Doblò, di proprietà dei titolari di una nuova pescheria, e il conseguente arresto del ladro ha scatenato la reazione di una banda di malviventi catanesi, che per vendicare il loro amico sono giunti in otto sul posto, devastando la pescheria e prendendo a mazzate i titolari. Uno di loro, N. B. è finito all’ospedale per profonda ferita alla testa e per ferite multiple al petto e alle braccia. L’altro socio, L.C. è stato medicato sul posto dai medici del 118, giunti con una autoambulanza dal Pte di S.Teresa di Riva. Anche lui presentava una ferita alla testa ed escoriazioni multiple. Tutta la zona è stata blindata dalle forze dell’ordine, giunte in massa per assicurare alla giustizia i responsabili di questa sanguinosa azione punitiva. Sul Lungomare, lungo la Statale 114 e al casello dell’autostrada stazionano pattuglie dei carabinieri. Non si era mai verificato un fatto del genere a Roccalumera tanto che la gente è rimasta sconvolta da questo assalto malavitoso alla periferia del paese. Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di ieri, dirimpetto la nuova pescheria “Poseidon” (è stata inaugurata da una settimana) ubicata in via Amerigo Vespucci, a quattro passi dallo svincolo autostradale. Il titolare della pescheria, L. C., si era da poco fermato davanti al locale, lasciando il mezzo accostato al marciapiede, quando di soppiatto un giovane è balzato dentro il furgone, ha chiuso gli sportelli, ha messo in moto e si è dato a precipitosa fuga, davanti agli occhi esterrefatti dei passanti e dei clienti. Il proprietario del mezzo, però, con un balzo felino è riuscito ad aggrapparsi allo sportello, a prendere per la testa il ladro ed a tirarlo fuori. In questa breve colluttazione, il pilota ha perso il controllo del Fiat Doblò, tanto che, a tutta velocità, è andato ad investire una motocicletta, ferma ai margini di via Vespucci. La moto è rimasta incastra alla ruota anteriore del furgone, che si è dovuto fermare. La zona è particolarmente trafficata, per la presenza di un bar e di una ditta di caffè, ma per fortuna lì vicino, in quel momento, non c’era nessuno. Appena il furgone si è fermato, a meno di cento metri dalla pescheria, altre persone sono intervenute per tirare fuori il giovane ladro catanese. Provvidenziale, a questo punto, è stato l’arrivo del maresciallo Arcidiacono, che ha preso in consegna il malvivente, lo ha ammanettato e condotto in caserma. Qui è stato identificato e interrogato, per risalire ad eventuali complici o legami con malavitosi del posto. Subito dopo è stato trasferito alle carceri di Gazzi, a Messina. Non è trascorsa neanche un’ora che la via Amerigo Vespucci si è trasformata in un campo di battaglia. Da due macchine, arrivate improvvisamente, sono scesi degli energumeni, sicuramente dello stesso clan del giovane arrestato prima, che hanno preso a mazzate i due titolari della pescheria, lasciandoli per terra in una pozza di sangue. Anche il locale è stato devastato. Poi sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Le vaste battute dei carabinieri non hanno portato ancora a nessun dato positivo.(Nella foto il camice di uno dei due titolari intriso di sangue e buttato per terra)

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