Messina – A 22 giorni dall’alluvione, che ha colpito i territori della riviera ionica messinese, restano ancora ferite aperte che sembrano non volersi rimarginare. L’animo e la memoria di quelle tragiche ore diventano incubi ad occhi aperti, ogni volta che si sente parlare di allerta meteo sui comuni colpiti dall’alluvione. Ormai questa è diventata una terra senza pace, che sembra aver smarrito quel sodalizio con la gente, che l’ha caratterizzato per quasi un secolo ma che all’improvviso si è interrotto senza scampo, lasciando segni indelebili sul territorio e nei ricordi di chi ha vissuto quelle tragiche ore. L’auspicio è che: Molti sfollati possano far ritorno nella zona del disastro nella speranza di poter recuperare qualche oggetto, “nel ritrovare qualcosa della loro identità perduta”. Centrale, l’intervento del Procuratore Capo della Procura della Repubblica dott. Guido Lo Forte presso il Tribunale di Messina, subito dopo gli eventi calamitosi: “intenzionato ad accertare eventuali responsabilità circa la mancanza di importanti e risolutivi interventi infrastrutturali da parte delle Autorità competenti, nella frazione di Giampilieri Superiore e sugli eventuali mancati interventi di prevenzione, come ad esempio poteva essere: “un allontanamento precauzionale degli abitanti, dopo l’allarme della Protezione Civile, in tutte le zone ad alto rischio di dissesto idrogeologico, vista la precedente alluvione del 25 ottobre 2007”. Fatta questa breve premessa, la futura rinascita è iniziata e a quelle che io definisco le tre “S”, vanno aggiunti i soldi necessari per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio da un punto di vista idro-geologico, con una cultura e un rispetto verso il territorio da reinventare. E’ necessario manifestare un tributo di riconoscenza, a tutti coloro che si sono prodigati sin dalle prime ore dall’alluvione ai soccorsi nelle aree interessate, attraverso un impegno che si è protratto senza soluzione di continuita “H. 24”. A loro va detto semplicemente GRAZIE!, a nome di tutta la cittadinanza di Itala e Scaletta e delle popolazioni del Messinese (Giampilieri, Altolia e Molino), per l’impegno che hanno profuso, in una situazione in cui hanno messo a rischio anche la loro stessa incolumità, nel difficile tentativo di salvare qualche vita umana intrappolata nelle abitazioni o sotto le macerie e il fango e mettendo in sicurezza, attraverso un’unità di crisi approntata immediatamente in Prefettura in sinergia con la Regione Sicilia, alla presenza del Capo della Protezione Civile, il sottosegretario Bertolaso, in uno dei primi interventi, gli sfollati di Giampilieri Superiore accolti nella scuola, adibita a centro di accoglienza dopo la conclusione di tutte le operazioni di trasferimento rese difficoltose dal fango. Ma elenchiamo via via, tutti coloro che hanno prestato soccorso e a cui va rivolto un plauso e un ringraziamento speciale da parte delle comunità colpite dall’alluvione, per la generosità degli interventi senza risparmi di energie e tempi, non lasciando “mai sole” queste comunità: In particolar modo grazie per i soccorsi prestati e le informazioni durante l’emergenza: Alla Regione Sicilia e alla Protezione Civile Nazionale e Regionale; Al Comune di Messina e alla Provincia Regionale di Messina; Al Comando Stazione Sud Carabinieri di Messina; Ai Carabinieri di Scaletta, e ai colleghi di Ali’ Terme, Roccalumera, Messina, etc.; Ai Sindaci Dott. Antonio Miceli e Dott. Mario Briguglio dei Comuni di Itala e Scaletta; Alla Polizia Municipale di Itala, Scaletta Zanclea, e ai colleghi di Alì Terme, Santa Teresa di Riva, Roccalumera, Piraino, etc.; Agli elicotteristi dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia Costiera, dell’Esercito, della Protezione Civile, etc.; Ai Vigili del Fuoco; Al Comando della Guardia di Finanza; Alla Polizia di Stato; Ai volontari di protezione civile; All’A.N.A.S. Al Gruppo Sommozzatori di Catania e a chi ha messo a disposizione le unità cinofile nel tentativo di recuperare delle salme ancora sotto le macerie; Ai Servizi Sociali dei comuni del catanese; Ai psicologi intervenuti a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione; Al Servizio Sanitario Regionale e ai mezzi messi a disposizione per i soccorsi; Agli organi di informazione e stampa, alle emittenti radiofoniche, per aver informato costantemente i cittadini della riviera ionica, sull’evolversi dell’emergenza; A tutti gli esercizi commerciali rimasti a disposizione dei cittadini di Itala e Scaletta e della macchina organizzativa dei soccorsi presenti in loco. Ma in particolare: Per l’incessante e imponente lavoro e l’operato degli elicotteri dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia Costiera, dell’Esercito, della Protezione Civile, etc. che hanno monitorato per ore i luoghi colpiti dall’alluvione, attraverso una operazione logistica di grande profilo professionale, consentendo soccorsi a persone ferite e isolate, soprattutto a Molino e Giampilieri Superiore ma anche, consentendo avvistamenti di eventuali cadaveri in mare tra i comuni di Scaletta e Giampilieri, e nel perimetro di almeno 10 KM monitorando il territorio da monte a valle, indicandone immediatamente le maggiori criticita dopo l’evento. Per l’incessante e imponente lavoro e l’operato sin dalle prime ore del mattino del 02/10/2009 nei Comuni di Scaletta Zanclea e Itala dei Carabinieri della locale stazione coadiuvati dal Comandante di Stazione Maresciallo Nicola Santamaria già noto per l’impegno e la generosità dimostrata in occasione dell’alluvione del 25 ottobre 2007, negli stessi luoghi del disastro, insieme ai suoi uomini e a circa 60 carabinieri provenienti dalla prov. di Messina a sostegno dell’operazione, in una difficile lotta contro il tempo, per dei soccorsi e una logistica di mezzi e persone imponenti con l’ausilio dei Vigili Urbani di Itala e Scaletta rappresentati rispettivamente dall’Assistente di P.M. Maria Teresa Di Nuzzo e l’agente di P.M. Giovanna Cuppari e dal Comandante dei Vigili Urbani di Scaletta Zanclea Letterio Ali’ e i suoi uomini, impegnati in una difficile e complessa operazione di viabilità lungo la S.S. 114 e lo sgombero dei mezzi posteggiati in Piazza Alcide De Gasperi per il pericolo esondazione del torrente Itala e per i successivi interventi di sistemazione e transito degli escavatori, dei mezzi di trasporto terre, etc. nella stessa piazza, impegnati per la messa in sicurezza del torrente, viste le criticità che in quelle ore sembravano non lasciare scampo. A tal proposito va ricordato che Carabinieri e Polizia Municipale senza nulla togliere a chi ha prestato soccorso alle popolazioni alluvionate, hanno lavorato in emergenza per H. 24 per almeno una settimana, senza risparmio di energie e tempi, dimostrando ancora una volta un senso del dovere e un attaccamento al territorio di grande esempio per tutta la cittadinanza. Per l’incessante lavoro dell’Ufficio Tecnico del Comune di Itala e del Comune di Scaletta rappresentati rispettivamente dal geom. Cuppari e dal responsabile tecnico ing. Salvatore Calabro’ impegnati a fare un primo bilancio dei danni sul territorio subito dopo l’alluvione e successivamente alle operazioni di evacuazione delle popolazioni a rischio e mitigazione dei rischi idrogeologici. Imponente la macchina organizzativa improntata dai Vigili del Fuoco, che ha visto la presenza nei luoghi dell’alluvione di mezzi, persone, strumenti, con soccorsi tempestivi e di grande importanza a dimostrazione di uno spirito di corpo e una generosità che onora questa uniforme, in ogni tipo di intervento a cui vengono chiamati. Ricordiamo in particolare, il ripristino effettuato dai vigili del fuoco dei collegamenti stradali con la frazione di Molino, nel comune di Giampilieri dove vivono circa 150 persone e le operazioni effettuate dagli elicotteristi dei vigili del fuoco che sono riusciti a portare in salvo, facendo uso del verricello, 9 persone. Altrettanto imponente lo sforzo e la generosità dei volontari di protezione civile, di Itala, Scaletta Z., e dei comuni limitrofi di Alì, Roccalumera, e dei comuni del catanese di Pedara, Gravina di Catania, Acireale, del Comune di Niscemi, etc. Imponente il lavoro anche contro lo sciacallaggio effettuato dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato con l’ausilio dei VV.UU. di Itala e Scaletta, impegnati dopo l’alluvione anche in questo compito tutt’altro che agevole, soprattutto dopo l’evacuazione per motivi di sicurezza degli abitanti di Guidomandri Superiore e Scaletta Superiore, delle frazioni di Borgo, Mannello, Itala Centro e Sopra i Luoghi per il territorio di Itala, Un grazie va anche all’esercito per aver distribuito l’acqua alla popolazione di Scaletta Zanclea, a supporto di una operazione di protezione civile che vede sempre l’Esercito Italiano in prima linea e per aver soccorso le popolazioni maggiormente colpite dall’alluvione, in particolare a Giampilieri. Un grazie ai Tecnici dell’Enel e Telecom Italia per aver ripristinato in tempi rapidissimi servizi indispensabili alle famiglie colpite dall’alluvione e a tutti coloro che indirettamente ne hanno subito le conseguenze. Ricordiamo che già da subito, visti gli ingenti danni arrecati alle infrastrutture elettriche, per esempio l’ENEL si è attivata impegnando 35 unità, provenienti anche dalle province vicine, nelle operazioni di ripristino delle forniture interrotte. Sono state rimesse in esercizio 15 cabine di trasformazione, montati 3 gruppi elettrogeni e ripristinate oltre 1000 forniture. Altre 300 forniture sono state ripristinate con interventi velocissimi grazie all’installazione di un altro gruppo elettrogeno di grandi dimensioni. E in generale a tutti coloro che anche con un piccolo gesto di solidarietà o soccorso nonché di sostegno morale alla popolazione, hanno dimostrato un legame con il territorio. In particolar modo, grazie, per la solidarietà dimostrata dal Comune di Messina e dal Comune di Scaletta Zanclea e Itala, dall’Università di Messina, dalla CISL, dall’ACR Messina per le iniziative di solidarietà in itinere e per quelle già prese. Grazie ai Centri Termali di Ali Terme e alle strutture alberghiere di Messina e provincia che stanno dando ospitalità a circa 1500 persone interessate al disastro. Grazie alla chiesa e a tutti coloro che in qualche modo hanno testimoniato anche con un piccolo gesto uno spirito di solidarietà, appartenente all’identità di questa terra. Ricordiamo che, su iniziativa della Presidenza del consiglio comunale, è possibile versare un contributo sui seguenti conti: C.C. INBAN IT 91Y0102016598000300034781; C.C.P. N. 14063986 – intestato al Comune di Messina – Servizio Tesoreria – specificando la casuale: pro-alluvionati; Il Comune di Scaletta Zanclea ha aperto un conto corrente bancario per la raccolta fondi destinati ad interventi di ricostruzione ed iniziative di solidarietà alla popolazione, presso la Banca Popolare di Ragusa intestato a : Comune Scaletta Zanclea Codice IBAN : IT15K0503682730CC0601600586 Causale : “Pro alluvione Scaletta Zanclea”; Ricordiamo che il Rettore dell’Università di Messina, prof. Francesco Tomasello, ha convocato d’urgenza, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, in seduta congiunta, per assumere provvedimenti in favore degli studenti universitari colpiti dall’alluvione. L’Università ha comunicato che in tutte le sue componenti d’intesa con le altre istituzioni cittadine si sarebbe mobilitata nei giorni avvenire per attivare iniziative a sostegno della popolazione colpita dal tragico evento. Ricordiamo la Cisl di Messina e l’Anolf che hanno risposto all’appello lanciato dalla Protezione Civile per affrontare l’emergenza per i bisogni primari delle popolazioni coinvolte nella tragedia dell’alluvione. Il Sindacato e l’Associazione che tutela gli immigrati si sono impegnate nella raccolta di indumenti, di abbigliamento, di alimentari di prima necessità per sostenere il primo impatto legato al disagio. In particolare la comunità dello Sri Lanka, che ha vissuto il dramma dello Tsunami, si è messa a disposizione dei messinesi per ricambiare l’affetto e la solidarietà che la città ha dimostrato in quella occasione. Concludo questo intervento con le parole pronunziate nell’omelia dei funerali di Stato, in occasione della tragedia dell’01 ottobre 2009, come segno di speranza e di rinascita, dal Vescovo Calogero La Piana di Messina e che sono la speranza di una intera città: “opere concrete, no parole vuote”, perché tali tragedie non abbiano più ad avvenire!