Forza d’Agrò – Le popolazioni del paese collinare e dei centri jonici, ieri, si sono fermati per dare l’estremo saluto a Roberto Carullo, l’agente della Polfer vittima del nubifragio di Scaletta, lo scorso 2 ottobre, mentre era a bordo della sua auto per raggiungere Forza d’Agrò. La cattedrale della SS. Annunziata cui lo stesso Carullo, nei dieci anni di presidenza del consiglio comunale forzese, aveva contribuito al recupero e alla ristrutturazione per poterla rendere nuovamente fruibile, non è stata sufficiente per potere contenere tanta tantissima gente e i numerosi rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine con il picchetto d’onore della Polizia. Il Governo nazionale era presente con il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che insieme al presidente della Provincia , Nanni Ricevuto, ai sindaci del comprensorio jonico e di Messina( Giuseppe Buzzanca), al prefetto Francesco Alecci, al questore Vincenzo Mauro e al generale dell’Arma Stefano Orlando, hanno fatto sentire la presenza dello Stato in un momento cosi doloroso per la perdita di tante vite umane. Il parroco don Gerry Currò ha concelebrato la Messa con l’Arciprete di Taormina , don Cesare Cafeo d’Angiò (ex parroco di Forza d’Agrò) , e con don Francesco Broccio titolare delle parrocchie di Limina e Scifì. Toccante l’omelia di don Gerry che ha esplicitato, tra l’altro, “ …gli amministratori hanno il dovere di prevenire…”. Tanti i colleghi di lavoro del poliziotto forzese, che sono intervenuti per dare coraggio alla moglie Flavia e alle giovanissime figlie Adriana e Chiara. Il sindaco di Forza d’Agrò, Fabio Di Cara, ha parlato dell’ultima campagna amministrativa dello scorso maggio, che vedeva Carullo come candidato a primo cittadino in contrapposizione proprio a Di Cara. “Malgrado la rivalità politica – ha detto l’attuale sindaco – la nostra amicizia non è stata scalfita per niente”. “Roberto Carullo era uno di noi, l’amico di tutti” ha affermato l’ex sindaco Carmelo Lombardo che con Carullo ha condiviso 10 anni di amministrazione attiva. Un lunghissimo applauso ha salutato l’uscita della bara dalla cattedrale della SS. Annunziata e tanta gente non è riuscita a trattenere le lacrime. Forza d’Agrò , per un giorno, è stata invasa dalle telecamere di Tv nazionali, regionali e locali con a seguito tanti giornalisti.