SCALETTA – ORE: 17.00
Due dei cadaveri delle vittime del nubifragio di Messina sono stati recuperati in mare da motovedette della Guardia costiera e dei carabinieri. La piena di fango e detriti aveva trascinato le due persone fino al litorale, e la corrente le ha poi portate ad alcuni metri dalla costa, tra Giampilieri e Scaletta. Non è ancora chiaro se facciano parte dei 17 morti ‘accertati’ finora. In Prefettura è in corso un vertice per fare il punto sulla situazione.
Al momento il bilancio vede, tra gli altri, due uomini, di 70 e 40 anni, e due donne trovati morti, sommersi da fango e detriti, a Giampilieri, frazione di Messina, provincia colpita da un violento nubifragio. A Scaletta gli uomini della guardia forestale hanno ritrovato sotto il fango e detriti corpo ormai privo di vita. A Santo Stefano Briga si cerca tra le macerie di una palazzina crollata, sotto cui potrebbe esserci una donna. Incessanti da stanotte gli interventi degli uomini della Provincia, della Protezione Civile, della Guardia Forestale e dei Vigili del Fuoco. La situazione è drammatica. Da Palermo sono partiti alcuni mezzi pesanti del Genio civile per rimuovere fango e detriti nell’autostrada A18 Messina-Catania e nella statale 114, entrambe chiuse a causa di frane. Circolazione in tilt anche al casello di Tremestieri. Un infermo che si ripete nuovamente nel giro di pochi giorni.Le motovedette della Capitaneria di porto e della polizia stanno perlustrando la costa di Capo Scaletta, nel Messinese, alla ricerca di una persona dispersa. Testimoni hanno riferito che, a causa del maltempo, l’automobile con a bordo l’uomo è caduta in un torrente in piena ed è stata trascinata in mara. Decine di persone sono bloccate in auto e pullman sulle statali a Giampilieri e Roccalumera e lungo l’autostrada A18.
