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mercoledì, Gennaio 15, 2025
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QUINDICI SINDACI HANNO DETTO SI ALLA METANIZZAZIONE

Fiumedinisi – L’on. Cateno De Luca ha presieduto una importante riunione con i giornalisti e gli amministratori comunali del comprensorio jonico prima di inoltrare il progetto definitivo sulla metanizzazione all’assessorato regionale competente. Presenti tra gli altri, i sindaci Gianni Miasi (Roccalumera) Giuseppe Di Tommaso (Nizza di Sicilia), Alberto Morabito (S.Teresa di Riva), Mario Briguglio (Scaletta Zanclea) e poi assessori e consiglieri di Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia ed il consigliere provinciale Giuseppe Lombardo. Complessivamente sono 15 i Comuni della fascia Jonica Peloritana, da Scaletta Zanclea a Sant’Alessio Siculo, che hanno deciso congiuntamente di partecipare al grande progetto, previsto dalla Circolare 13 maggio 2009 n. 1 dell’Assessorato regionale alla Industria. Nei giorni scorsi sono stati spediti, così come previsto dal bando, dal comune capofila, Fiumedinisi, i progetti dei comuni del costituendo bacino “Sicilia Jonico Peloritano”, al fine di consentire al dipartimento regionale dell’energia la predisposizione e la redazione della scheda "Grande progetto di investimento per la metanizzazione", da inviare alla Commissione Europea per la relativa contrattazione. A conclusione della quale, l’Assessorato regionale dell’industria comunicherà alle amministrazioni che hanno partecipato alla selezione preliminare l’esito della contrattazione e la conferma del tasso di finanziamento pubblico, riconosciuto al "Grande progetto di investimento per la metanizzazione" a valere sui fondi strutturali, che dovrà essere realizzato dai concessionari già esistenti o da quelli, ove non vi fossero, come nel costituendo bacino “Sicilia Jonico Peloritano”, individuati mediante evidenza pubblica. “Per i comuni della zona jonica questa è l’ultima opportunità per realizzare le rete di distribuzione del gas, ha dichiarato l’on. Cateno De Luca, sindaco del comune capofila, e per questo si è cercato di lavorare, quanto il più possibile, in sinergia con tutti gli uffici tecnici dei comuni interessati, che hanno dimostrato grande professionalità, e con gli amministratori locali, che hanno messo in primo piano l’esigenza di dare risposte in termini di copertura del servizio, sia ai centri urbani che alle frazioni e alle periferie di tutti i comuni del costituendo bacino. La grande novità, di questo progetto, ha affermato ancora l’on. De Luca, è proprio la copertura totale del servizio, che si è cercata di dare, senza lasciare fuori nessuna parte del territorio urbanizzato, costiero e montano, e senza fare conti di convenienza o meno da parte del futuro concessionario, sul numero dei potenziali utenti. La rete principale da realizzare avrà una estensione di circa 75 chilometri, con il punto di presa principale a monte del centro abitato di Antillo, su concessione della SNAM, e proseguendo fino a Casalvecchio Siculo, passando da Savoca raggiungerà tutti i centri costieri, dai quali a pettine saranno allacciati tutti i centri collinari. I lavori ammissibili al finanziamento, hanno un costo complessivo di euro 69.643.384,58, a fronte di un investimento complessivo di circa 85 milioni di euro, e precisamente per il comune di Ali’ € 2.094.985,93, Ali’ Terme € 4.364.243,24, Antillo € 3.072.635,43, Casalvecchio Siculo € 7.924.391,33, Fiumedinisi € 4.437.571,49, Furci Siculo € 3.893.073,48, Itala € 2.493.967,76, Mandanici € 2.129.643,70, Nizza di Sicilia € 4.928.384,56, Pagliara € 3.984.328,56, Roccalumera € 7.120.845,13, Sant’Alessio Siculo € 4.061.047,23, Savoca € 6.072.577,25, Scaletta Zanclea € 3.313.019,67 e Santa Teresa di Riva € 9.752.669,82. La realizzazione delle rete del gas nel nostro comprensorio, ha concluso l’on. Cateno De Luca, non rappresenta solo il raggiungimento di un traguardo che si insegue da oltre venti anni, ma può rappresentare un volano di crescita non solo sociale ma anche economica per il comprensorio, visto che i circa 70 milioni di euro diretti potrebbero muovere un indotto di altrettanti milioni di euro e creare occupazione stabile per decine di tecnici manutentori e operai specializzati per la gestione della rete stessa, per i prossimi vent’anni”.

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