Gabriele Caprino , 17 anni, venerdi scorso è morto in una villa di Gaggi mentre lavorava assieme al padre a seguito di una scarica elettrica che non gli ha dato scampo.
L’esame autoptico sarà eseguito domani all’obitorio del Policlinico dopo che il sostituto procuratore Adriana Sciglio ha conferito incarico al medico legale Caterina Fabiano. L’esame dovrà stabilire con certezza le circostanze in cui il 17enne è stato raggiunto dalla scossa mortale. Intanto procede l’inchiesta della Procura. Il fascicolo è ancora contro ignoti poiché il magistrato aspetta una serie di relazioni per iscrivere qualcuno sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Il sostituto procuratore Sciglio ha nominato anche un secondo perito. Si tratta dell’ingegner Santi Mangano che dovrà effettuare una perizia nel cantiere di via Berlinguer e sull’intera attrezzatura già sequestrati dai Carabinieri di Taormina subito dopo l’incidente. E’ probabile, infatti, che qualche attrezzo non abbia funzionato a dovere o che qualche caso sia rimasto inavvertitamente scoperto.
Ma le indagini procedono anche su un altro fronte. L’Ispettorato del Lavoro sta indagando per chiarire la posizione lavorativa di Gabriele Caprino, figlio del titolare dell’impresa. Gli ispettori vogliono capire a che titolo il ragazzo si trovava nel cantiere e se fossero rispettate tutte le condizioni di sicurezza. Nei prossimi giorni sarà consegnata una relazione al sostituto procuratore, titolare dell’inchiesta. Intanto emergono nuovi particolari sull’incidente mortale di giovedì. Il padre del 17enne è stato sentito dai Carabinieri di Graniti ed ha confermato che il ragazzo lavorava con lui solo in estate perché andava ancora a scuola. Durante i lavori di pavimentazione di una piscina l’uomo ha chiesto al figlio di raccogliere un cavo elettrico. Poi si è girato e lo ha visto per terra con i segni di alcune bruciature sulla maglietta. Gabriele è morto poco dopo mentre l’ambulanza lo trasportava all’ospedale San Vincenzo di Taormina.
L’esame autoptico sarà eseguito domani all’obitorio del Policlinico dopo che il sostituto procuratore Adriana Sciglio ha conferito incarico al medico legale Caterina Fabiano. L’esame dovrà stabilire con certezza le circostanze in cui il 17enne è stato raggiunto dalla scossa mortale. Intanto procede l’inchiesta della Procura. Il fascicolo è ancora contro ignoti poiché il magistrato aspetta una serie di relazioni per iscrivere qualcuno sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Il sostituto procuratore Sciglio ha nominato anche un secondo perito. Si tratta dell’ingegner Santi Mangano che dovrà effettuare una perizia nel cantiere di via Berlinguer e sull’intera attrezzatura già sequestrati dai Carabinieri di Taormina subito dopo l’incidente. E’ probabile, infatti, che qualche attrezzo non abbia funzionato a dovere o che qualche caso sia rimasto inavvertitamente scoperto.
Ma le indagini procedono anche su un altro fronte. L’Ispettorato del Lavoro sta indagando per chiarire la posizione lavorativa di Gabriele Caprino, figlio del titolare dell’impresa. Gli ispettori vogliono capire a che titolo il ragazzo si trovava nel cantiere e se fossero rispettate tutte le condizioni di sicurezza. Nei prossimi giorni sarà consegnata una relazione al sostituto procuratore, titolare dell’inchiesta. Intanto emergono nuovi particolari sull’incidente mortale di giovedì. Il padre del 17enne è stato sentito dai Carabinieri di Graniti ed ha confermato che il ragazzo lavorava con lui solo in estate perché andava ancora a scuola. Durante i lavori di pavimentazione di una piscina l’uomo ha chiesto al figlio di raccogliere un cavo elettrico. Poi si è girato e lo ha visto per terra con i segni di alcune bruciature sulla maglietta. Gabriele è morto poco dopo mentre l’ambulanza lo trasportava all’ospedale San Vincenzo di Taormina.