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martedì, Novembre 26, 2024
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IN DIECI ANNI 700MILA PERSONE HANNO LASCIATO IL SUD

Messina – Continua l’emorragia dei siciliani e in particolar modo dei messinesi che lasciano la propria casa per emigrare al nord in cerca di lavoro. Difatti, in dieci anni, dal 1997 e il 2008, circa 700mila persone hanno abbandonato il Sud. E’ uno dei dati contenuti nel Rapporto Svimez (l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), che parla di una Italia spaccata in due sul fronte migratorio: “a un Centro-Nord che attira e smista flussi al suo interno, corrisponde un Sud che espelle giovani e manodopera senza rimpiazzarla con pensionati, stranieri o individui provenienti da altre regioni’. Nel solo 2008, prosegue il Rapporto, il Mezzogiorno ha perso oltre 122mila residenti a favore delle regioni del Centro-Nord a fronte di un rientro di circa 60mila persone. E oltre l’87% delle partenze ha origine in tre regioni: Campania, Puglia, Sicilia.: nel 2004 partiva il 25% dei laureati meridionali con il massimo dei voti; tre anni piu’ tardi la percentuale e’ balzata a quasi il 38%. Il Rapporto spiega anche che i laureati meridionali che si spostano al Centro-Nord vanno incontro a contratti meno stabili rispetto a chi rimane, ma ottengono stipendi piu’ alti. Le regioni che attraggono maggiormente i pendolari sono la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Lazio. In crescita e’ poi il fenomeno dei pendolari meridionali verso altre province del Mezzogiorno: 60mila nel 2008, contro i 24mila del 2007. Ad aggravare la situazione c’e’ stata poi la crisi, che in molti casi ha costretto i pendolari a tornare a casa: se il movimento Sud-Nord e’ cresciuto nei primi sei mesi del 2008, con l’accentuarsi della crisi 20mila persone sono rientrare al Sud, soprattutto donne. Il fenomeno della crisi sta accrescendo anche la disoccupazione.

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