Furci Siculo – Si complicano sempre più le cose al comune di Furci. Perlomeno nel ristretto campo deficitario delle casse comunali. Ieri, dopo le richieste di pagamento avanzate dell’ex vice sindaco Mario Balletta e dell’ex presidente del consiglio Bruno Di Bella (hanno chiesto gli ultimi dieci anni di indennità di carica), è arrivato anche il decreto ingiuntivo dell’ex sindaco Sebastiano Foti (nella foto), che ha chiesto circa 100mila euro di indennità non percepita dal 1998. Secondo una stima approssimativa, il comune dovrebbe rimborsare a questi tre ex amministratori circa 269 mila euro. E trattandosi di decreti ingiuntivi, il comune è tenuto a pagare il più presto possibile. Ma come farà il ragioniere capo Paolo Saglimbeni, se in cassa non ci sono neanche gli spiccioli per pulire la spiaggia, per organizzare le manifestazioni d’agosto, per cambiare una lampadina al comune? A margine di tutto questo c’è da sottolineare che Furci è forse l’unico comune dove ancora non è stato approvato il bilancio. Lo strumento finanziario sarà esaminato dal consiglio comunale martedi prossimo, durante la riunione del civico consesso, indetta dal presidente Sebastiano Foti. E si prevedono scintille durante la seduta, perché la maggioranza consiliare, che è avversaria politicamente del sindaco Bruno Parisi, disporrà quasi sicuramente di un bilancio che abbia rispondenza sul territorio e non certamente alle esigenze della giunta municipale. Martedi sera si saprà, una volta approvato il bilancio di previsione, quale direzione prenderà il paese. Bisogna anche riconoscere che il comune non ha grosse entrate, mentre le spese aumentano sempre più, soprattutto in vista dei tanti debiti fuori bilancio. Per cui il primo cittadino si vede costretto ad aumentare le tasse (a cominciare dalla Tarsu), con gravi conseguenze per tutta la cittadinanza. Per quanto riguarda la riunione consiliare di martedi prossimo, quindici sono gli argomenti posti all’ordine del giorno e tra questi, oltre il bilancio, figurano anche l’approvazione dello statuto del Consorzio Universitario Jonico, la modifica al regolamento generale delle entrate e l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche.