Alì Terme – I primi passi di Nino Muscarello alla Provincia. A seguito della sospensione del dott. Antonino Bartolotta dal ruolo di consigliere provinciale, subentra il giovane Muscarello, secondo dei non eletti nelle fila dell’ Mpa. Fra diciotto mesi si sapranno le sorti politiche alla Provincia sia del dott. Bartolotta che del giovane Muscarello. Con quest’ultimo abbiamo realizzato la seguente intervista.
– Come sta valutando questa sua iniziale esperienza alla Provincia?
“E’ da circa un mese che siedo fra i banchi di Palazzo dei Leoni. L’esordio è stato positivo perché sin da subito mi sono messo a lavorare come dimostrano le azioni che in questi giorni sto portando avanti sia come Udc – Centro con D’Alia sia personalmente. Quello che registro è una sorta di apatia all’interno del consiglio provinciale che mi ha estremamente sorpreso. Ricordo che in passato, quando ero presidente dell’Unione dei Comuni. qualcuno diceva che l’assemblea dell’Unione era un’assemblea troppo numerosa, che non si riusciva a lavorare invece non era assolutamente così perché comunque all’interno dell’Unione si affrontavano sempre argomenti seri ma soprattutto attinenti al contesto. Oggi in consiglio provinciale mi ritrovo molto spesso a vedere trattati argomenti all’OdG che nulla hanno a che fare con lo sviluppo del territorio e con gli interessi dei cittadini. Questi sono poi gli atti concreti che fanno sentire ai cittadini il Palazzo della Provincia lontano. Ci si dovrebbe preoccupare di affrontare di più, come noi stiamo cercando di fare, i problemi del territorio”.
– All’interno dell’Udc, sia lei che Francilia come vi state muovendo rispetto alle problematiche della Provincia?
“Francilia è partito prima di me e sta portando avanti delle belle iniziative che io condivido. Abbiamo ad oggi lavorato in sinergia, essendo entrambi giovani ed animati dallo stesso amore per il nostro territorio. Abbiamo fatto la mozione per quanto riguarda lo svincolo di Alì Terme, abbiamo presentato ed organizzato una recente riunione sul problema dei nostri torrenti, presenteremo una mozione per l’inserimento nel patrimonio dell’Unesco dell’Abbazia di Casalvecchio dei Santi Pietro e Paolo e stiamo lavorando ad una mozione che spinga il presidente della Provincia a riaprire il tavolo tecnico sul raddoppio ferroviario della tratta Giampilieri-Fiumefreddo che è stato totalmente dimenticato”.
– Riguardo proprio al raddoppio ferroviario come intende muoversi la Provincia?
“La provincia ha un ruolo di coordinamento estremamente importante perché deve tenere conto delle esigenze delle amministrazioni locali. Bisogna tener conto dei tempi e delle progettualità. Ci sono paesi come Ali Terme, Santa Teresa e Savoca che hanno fatto osservazioni importanti chiedendo uno spostamento a monte del tracciato perché il tracciato così per come configurato creerebbe danni ingenti allo sviluppo del territorio. Inoltre bisogna sapere se questo raddoppio ferroviario si farà o meno perché non possiamo lasciare i Prg dei nostri comuni gravati da un fardello così grande che incide notevolmente sul piano urbanistico senza poi magari vedere l’opera realizzata”.
– Lei è momentaneamente subentrato a Bartolotta. Si sente in qualche modo in torto rispetto a quest’ultimo?
“Assolutamente no. Se viviamo in uno stato di diritti e doveri e se esistono delle leggi, queste leggi devono essere rispettate da tutti. La legge è chiara a riguardo”.
– Nell’eventualità in cui Bartolotta riottenesse il suo incarico alla Provincia, il suo proseguo politico quale sarà?
“Quello che è sempre stato. Uno la politica la fa sia dall’esterno che dall’interno delle Istituzioni. Se uno ha la passione per i problemi del territorio la politica la fa ugualmente”.
