L’on. Filippo Panarello, vice presidente della quinta commissione all’Ars, ha presentato la seguente interrogazione al presidente della Regione Siciliana e all’assessore Territorio e Ambiente. “Premesso che: il Comune di Fiumedinisi (nella foto una panoramica)sta realizzando, nell’alveo dell’omonimo torrente, lavori di “ripristino delle difese spondali” che prevedono, tra l’altro, la costruzione di un muro d’argine in cemento armato di m.708,30 di lunghezza e di altezza variabile da m.4,40 a m.10,80; Considerato che: -la minoranza consiliare e le associazioni ambientaliste WWF e Fare Verde , con esposti alle autorità competenti, hanno contestato la regolarità delle procedure autorizzative e la conformità del progetto alla normativa vigente; -il progetto è volto al “ripristino di difese spondali” che pare non esserci mai state nel torrente Fiumedinisi; -la tipologia di interventi attuati (muraglione in cemento armato) appare obsoleta (non viene attuata in Sicilia da molti anni), di dubbia utilità e invasivi dal punto di vista ambientale e paesaggistico; La costruzione dell’alveo comporta evidenti rischi di esondazione del torrente con conseguente pericolo per il limitrofo centro abitato; -Altre opere edili sono state programmate ed in parte realizzate sulla sponda sinistra del torrente con una possibile alterazione del regime idrico superficiale, una evidente modifica del piano di campagna e conseguenti rischi di dissesto idrogeologico; -Gli eventi alluvionali succedutisi negli ultimi anni nella zona ionica della provincia di Messina hanno avuto effetti devastanti anche per l’inerzia degli amministratori nella tutela del territorio e soprattutto dei corsi d’acqua; -I predetti interventi nell’alveo del torrente Fiumedinisi hanno creato comprensibile preoccupazione nell’opinione pubblica di un territorio rivelatosi particolarmente vulnerabile, -In diverse occasioni, i responsabili della protezione civile e le massime autorità regionali hanno invocato maggiore rigore e rispetto dell’ambiente e del paesaggio, da parte degli amministratori, nella realizzazione di opere pubbliche e di edifici; -l’Assessorato Territorio e Ambiente investito della vicenda pare si sia limitato a rilevare irregolarità formali senza valutare adeguatamente l’impatto ambientale delle opere programmate; Per sapere: se non valutino necessario promuovere un’accertamento rigoroso del predetto intervento sotto il profilo dell’utilità pubblica, dell’impatto ambientale, degli effetti sul paesaggio al fine di rassicurare la comunità di Fiumedinisi e della zona circostante rispetto alla preoccupazione diffusa che le opere previste o in corso di realizzazione possano compromettere l’assetto idrogeologico del territorio e determinare , in caso di eventi alluvionali, gravi rischi per la popolazione”.