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lunedì, Settembre 16, 2024
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FURCI, INTERVISTA A RIGANELLO (PASSATO ALL’UDC)

Furci Siculo – Cambiamenti fra le fila della politica locale furcese. Il consigliere di maggioranza Riganello lascia il partito guidato dall’onorevole De Luca ed approda in Udc. E’ questa la notizia che negli ultimi giorni ha motivatamente creato non poco fermento nel piccolo comune rivierasco. Consci del fatto che l’Udc, soprattutto attraverso la figura dell’assessore provinciale Francilia, sostiene l’attuale minoranza consiliare di Furci, il cambiamento politico del giovane consigliere ha creato non pochi dubbi riguardo ai già precari equilibri esistenti all’interno del comune. Il consigliere Riganello è passato fra le fila della minoranza? E’ questo il dubbio che in tanti si sono posti negli ultimi giorni. Per cercare di trovare una risposta, siamo andati ad intervistare il giovane protagonista di questa vicenda: il consigliere di maggioranza Riganello. Riportiamo di seguito alcuni passi dell’intervista.

– Il suo passaggio dall’Mpa all’Udc rappresenta un cambiamento di equilibri all’interno dell’attuale maggioranza?

“Assolutamente no. Il mio passaggio non và valutato sotto un profilo ristretto, a livello comunale. Il mio è un passaggio frutto della voglia di collaborare con l’assessore provinciale Francilia e con tutte le persone appartenenti a questo gruppo che quotidianamente si adoperano per investire sul nostro territorio, sul nostro futuro. L’Udc è un partito vivo, fortemente presente nel nostro comune e questo è stato il motivo che mi ha spinto a optare per questo cambiamento. L’Mpa a Furci non ha un gruppo solido di persone che si vedono, si riuniscono, progettano. A livello comunale non ci sarà nessun cambiamento. C’è la volontà del mio gruppo, il gruppo di maggioranza al quale appartengo, di collaborare sui punti che sono fondamentali per il paese. Un esempio è rappresentato dal piano delle opere triennali. Ci siamo incontrati con la minoranza e stiamo concordando i punti per portare avanti un piano unico che venga votato all’unanimità. Questo è un segnale di apertura nei riguardi del sindaco e ritengo che sia il primo passo per concordare poi altre attività”.

– La vita politica furcese è alquanto vivace. Lei che la vive dall’interno, crede che si possa superare quel“muro contro muro” di cui spesso si sente parlare?

“Io ritengo che ci siano alcuni personaggi che spesso e volentieri portano a questa situazione e sono due o tre pedine. Se si ha la volontà di collaborare saranno loro stessi a cambiare atteggiamento oppure ad isolarsi”.

– Cosa rappresenta per lei la politica?

“La politica è una passione, uno strumento attraverso il quale si può e si deve intervenire sul territorio. E’ arrivato il momento di fare politica diversamente, non più basata sul coltivarsi il proprio piccolo orticello ma pensare alla comunità, al futuro di tutti. Queste sono le linee, i punti cardine di un cambiamento che deve essere radicale e che secondo me potrà avvenire in breve tempo. Attualmente sono consigliere di maggioranza a Furci e ho intenzione di proseguire il mio cammino politico più a lungo possibile; intendo curare i problemi della comunità di Furci e portare avanti le iniziative che ritengo siano utili. Io credo nelle potenzialità dei giovani come me, credo nel mio paese”.

 

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