Giornata importante per la sanità messinese, infatti, a corollario dell’approvazione dell’emendamento presentato dal vicepresidente dell’ARS on. Santi Formica, gli ospedali Piemone e Papardo saranno considerati centri di riferimento regionale. La riforma sanitaria comunque prevede tra le altre cose anche diverse novità, come la riduzione delle aziende sanitarie e ospedaliere da 29 a 17, mentre i distretti saranno guidati da due direttori: uno sanitario e uno amministrativo. Per la cronaca, c’è da sottolineare che per l’approvazione di alcuni emendamentii, si sono anche ripetute le votazioni a scrutinio segreto. In una delle quali il governo presieduto da Raffaele Lombardo è stato battuto, essendo stato approvato un emendamento, presentato dal Pd, con il quale è stata tagliata una norma che prevedeva l’attribuzione di un’indennità ai direttori generali decaduti, secondo le previsioni dei contratti individuali di lavoro, la cui scadenza è prevista nel 2010.
Sono stati 39 i deputati che hanno approvato la norma e 37 quelli che hanno votato contro. Attimi di tensione tra i deputati, quando il deputato Limoli del Pdl aveva chiesto lo scrutinio segreto per l’approvazione dell’emendamento che prevedeva l’stituzione di un’azienda ospedaliera a Caltagirone. Il S.Vincenzo di Taormina, invece, rimane inserito come prima della riforma sanitaria nell’ASP.
Sono stati 39 i deputati che hanno approvato la norma e 37 quelli che hanno votato contro. Attimi di tensione tra i deputati, quando il deputato Limoli del Pdl aveva chiesto lo scrutinio segreto per l’approvazione dell’emendamento che prevedeva l’stituzione di un’azienda ospedaliera a Caltagirone. Il S.Vincenzo di Taormina, invece, rimane inserito come prima della riforma sanitaria nell’ASP.