La viabilità del comprensorio jonico, anche in quest’inizio del 2009 continua ad avere gli stessi problemi dello scorso anno. Infatti, malgrado le tante promesse, è stato fatto poco o quasi nulla per la messa in sicurezza delle tante arterie provinciali, della Strada Statale 114 e della stessa Autostrada Messina – Catania (A/18). Per le vie di comunicazioni provinciali sono state spese diversi milioni di euro, ma la sicurezza della circolazione continua a rimanere relativa, in quanto nella valle d’Agrò esiste ancora la pericolosa strettoia di contrada Sèleno, a Casalvecchio, mentre nella valle del Chiòdaro, le frane mai rimosse, rischiano di isolare Mongiuffi Melia e Gallodoro. Gli smottamenti idrogeologici rappresentano anche un “tallone di Achille” per la SS 114 che attraversa l’intera riviera jonica. La caduta di grossi massi a Scaletta ed Alì Terme, oltre al costante pericolo per gli automobilisti, nel periodo invernale continua a generare delle lunghe interruzioni dell’importante arteria che creano dei palesi disagi non solo alle popolazioni di questi due centri ma anche a quelle dell’intero comprensorio rivierasco e collinare. Le frane di Spisone e Villagonia (Taormina), dove, dopo oltre un anno, solo giorni addietro sono iniziati i lavori di sgombero dell’arteria, rappresentano l’emblema di come, pur in presenza di una situazione viaria pericolosa ed anche a rischio chiusura della viabilità, è stato fatto trascorrere tanto tempo senza tenere conto dello stato di evidente disagio degli automobilisti. In questo caso, le istituzioni locali non sono riusciti ad incidere sulla celerità dell’inizio dei lavori. A questi ritardati interventi c’è da aggiungere la grave situazione che si è venuta a creare sui ponti dei torrenti Nisi e Agrò, dove, dalla scorsa primavera , è stata ristretta la carreggiata per dei lavori immediati di ristrutturazione dei fatiscenti viadotti mai avviati. Ma, malgrado sia trascorso tanto tempo, si va avanti con delle corsie non sufficienti per il notevole traffico pesante e un pericolo costante pure per i pedoni che nell’attraversare i viadotti potrebbero essere travolti dai mezzi in circolazione, a causa della mancanza di un’adeguata segnaletica e guardrail protettivi. Un altro tratto della carreggiata, inoltre, dopo la pioggia, diventa a rischio per le auto. La zona è quella a sud di Letojanni (bivio per la frazione Mazzeo di Taormina), dove l’acqua non riuscendo a defluire s’innalza notevolmente, rispetto al livello dell’asfalto, facendo impantanare i veicoli in circolazione. L’Anas, malgrado sia trascorso un anno dai problemi verificatesi nel 2008, non è ancora riuscita a fare degli interventi risolutivi con gravi rischi per i tanti automobilisti, motociclisti e ciclisti che, giornalmente, sono costretti a percorre questa importante arteria che mette in comunicazione tutti i centri della riviera jonica ed anche quelli collinari, attraverso le Strade provinciali. I consiglieri e gli assessori provinciali di questo vasto lembo di terra che va da Messina a Taormina, le amministrazioni comunali e le istituzioni che operano in questi centri continuano a fare poco per potere essere più incisivi nella realizzazione di questi attesi interventi viari così, anche nel 2009, la viabilità della riviera jonica continua a rimanere un incubo per tutti gli automobilisti, perché rischiano di essere travolti dalle frane e dalla caduta massi e, nello stesso tempo, non poter più usufruire delle strade, in quanto potrebbero subire, da un momento all’altro, delle interruzioni con palesi disagi per le popolazioni e per le attività economiche del comprensorio.