Nizza di Sicilia – “ Il nostro gruppo sta cercando di lavorare in funzione degli obiettivi fissati nel programma elettorale”. E’ questa una delle dichiarazioni rilasciateci dal consigliere di minoranza Mimma Brigandì, in relazione all’operato del gruppo consiliare di opposizione cui lei appartiene. Riportiamo di seguito l’intervista.
– Quali punti, ad oggi, avete cercato di porre all’attenzione dell’amministrazione?
“Anzitutto abbiamo cercato di porre l’attenzione sulla condizione di disagio in cui versano alcuni quartieri, soprattutto periferici. Il quartiere Casapinta, ad esempio, presenta una situazione di viabilità molto difficile perché non vi sono vie di fuga, ha una sola via di accesso ed il quartiere in questi ultimi anni si è sviluppato dal punto di vista degli insediamenti abitativi; non si riesce più a smaltire la viabilità e si necessita di una via di fuga. Il comune, anche su nostra sollecitazione, si sta interessando; c’è un progetto definitivo e si aspetta ora di presentarlo per ottenere un finanziamento per una strada alternativa che dovrebbe sbloccare la situazione della viabilità nel quartiere. Ultimamente ho fatto anche un’interrogazione sul quartiere a monte, sopra la tratta ferrata e sopra l’autostrada, che è un quartiere molto periferico anche questo; l’argomento è stato discusso in consiglio comunale, il sindaco ha accettato l’interrogazione dicendo che è stata effettivamente trascurata questa zona e da dicembre attenzionerà attraverso interventi di riqualificazione”.
– Il vostro gruppo di minoranza è politicamente eterogeneo. La differente appartenenza politica vi permette di lavorare in sinergia o può creare alle volte tensioni?
“No, il fatto di essere di posizioni politiche diverse non ha creato problemi. L’unica cosa è che potremmo incontrarci e dialogare di più; forse per motivi di lavoro questo non accade come vorrei e quindi spesso si prendono iniziative personali. Come nel mio caso ad esempio, che per cercare di portare avanti dei progetti, anche con gli obiettivi che ci eravamo prefissati in precedenza, prendo delle iniziative personali in merito ai problemi che si presentano e alle segnalazioni che ricevono”.
– Negli ultimi mesi un fatto ha interessato il vostro comune; l’uscita dall’Unione dei comuni e l’ingresso nell’Unione del Nisi. Il gruppo di minoranza come ha inteso questa scelta?
“E’ stata da noi abbastanza discussa; io personalmente ero per l’uscita dall’Unione dei comuni, non perché non ci credevo ma perché col tempo era diventata un’Unione farraginosa. Io ero favorevole ad un’Unione più snella ed operativa”.
– Quali le novità intorno all’Unione del Nisi?
“Ultimamente c’è stata una riunione dei quattro sindaci in cui è stato elaborato lo statuto; questo statuto è quasi completo. Ora dovrà arrivare nei vari consigli comunali per essere discusso con tutti i consiglieri al fine di vedere se effettivamente rispetta quei criteri che si era proposta l’Unione sul nascere, vale a dire: essere operativo, basato su cose concrete e fattibili al fine di portare finanziamenti ed incrementare lo sviluppo anche a livello di artigianato, piccole e medie imprese”.
– Nell’immediato quale altro punto porrete all’attenzione della maggioranza?
“La cosa più urgente da fare secondo me è quella del difensore civico perchè già da un anno ci siamo insediati ed è una cosa che io ho proposto al gruppo di minoranza dal primo momento. Cambiando amministrazione il regolamento vuole che nel giro di qualche mese venga proposto il difensore civico nuovo. Da noi questo non è ancora accaduto; io ho più volte proposto di farlo, non ci siamo ancora messi d’accordo perchè la minoranza deve proporre una terna di nomi e poi la maggioranza deve votarne uno in consiglio. Questa figura è necessaria perché deve tutelare i diritti dei cittadini quindi la gente deve avere una figura di riferimento”.