S.Teresa di Riva – Credo che restituire alla citta’ ed alle attivita’ culturali Villa Ragno sia stato un segno di civilta’ e di riuso dei beni culturali degno di nota. Tutti possono finalmente riflettere su quanto l’integrazione nella vita socio-culturale dei beni architettonici che S. Teresa di Riva possiede sia un contributo alla crescita morale e sociale di ogni cittadino, proprio perche’ tutti possono dire Villa Ragno e’ "nostra". Una piccola proposta: perche’ invece di far giocare i bimbi in quel parco stretto e triste prospiciente la villa lato mare non aprite quel cancello? Credo che sia possibile consentire ai bimbi di giocarci, magari spiegare loro con cartelloni o altri mezzi didattici che quel giardino fa parte della nostra cultura, scrivere il nome delle piante e degli alberi. Potrebbero continuare ad usare scivoli e dondoli esistenti nel parco giochi oppure correre e passeggiare nell’area oltre il cancello. Usare l’ingresso lato nazionale per gli eventi socio-culturali e nel contempo aprire il lato mare ai bimbi, ai giovani, a chi ha voglia di stupirsi guardando il bello,di leggere un libro in un luogo suggestivo o anche solo di un attimo di sosta in una vita caotica. Non credo sia complicato reperire personale per la vigilanza o la manutenzione. E’ solo un’idea ma ritengo che migliorerebbe la vivibilita’ di una cittadina che ha pochi spazi verdi e darebbe a chiunque percorra quei viali la sensazione di essere accolto, integrato, parte di una comunità. Ketty Tamà