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domenica, Novembre 24, 2024
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FURCI, LE PRIME DENUNCE IN CONSIGLIO

Furci Siculo – “A rimetterci è sempre il paese”. E’ stato questo il commento di due cittadini di Furci (Puccio e Giovanni) a coronamento della lunga seduta consiliare che ha causato ancora una volta scontri verbali, diverbi e contestazioni tra i due opposti schieramenti. Ma questa volta si è superato ogni limite. Lo schieramento che fa capo al sindaco Bruno Parisi ha presentato (tempo addietro) un esposto alla Corte dei Conti per presunti illeciti amministrativi della passata gestione. Alla luce di questo esposto, lo schieramento del presidente del consiglio Sebastiano Foti ha votato una mozione che sarà inviata al Prefetto e al Procuratore della Repubblica di Messina per un esame di tutta la documentazione amministrativa a partire dal 1985, da quando cioè era sindaco il dott. Domenico Ventura. Adesso, quasi sicuramente, ci sarà un sequestro di tutti gli atti a partire dall’acquisto del terreno del Centro diurno per finire a quello della zona artigianale. Come dire: è guerra politica. Ma ciò che fa rabbia è che questa lotta porterà dissapori tra intere famiglie, a diverbi tra consiglieri, alla spaccatura di un paese. Le denunce, gli esposti portano a scontri tra nuclei familiari, portano alla disgregazione di un paese. Ancora molte persone non l’hanno capito: ma a Furci per cinque anni si segnerà il passo, cioè non si muoverà foglia. E la colpa è di tutti, perché non hanno trovato una convergenza politica, non hanno voluto trovare un punto d’incontro. Nessuno ha teso la mano. Il gruppo del sindaco ha dato l’inizio con un esposto alla Corte dei Conti, il gruppo del presidente del consiglio ha replicato con una denuncia al Procuratore della Repubblica e al Prefetto di Messina. La guerra delle denunce è cominciata: Non si può più fermare. E sarà sempre così per i prossimi cinque anni. Piaccia o no al popolo di Furci.

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