Furci Siculo – Le ultime settimane sono state scandite da un pullulante susseguirsi di voci che vedrebbero il comune di Furci sull’orlo del dissesto finanziario. Per capirne di più e per vedere quanto queste voci corrispondano a verità, siamo andati ad intervistare il primo cittadino del rinomato centro rivierasco: il sindaco Bruno Parisi.
– Si è parlato di dissesto finanziario. Per il vostro comune si prospetta davvero una simile possibilità?
“Noi siamo in una fase in cui se non si lavora in un maniera precisa si rischia davvero il dissesto finanziario, dissesto determinato da tantissime cose; sia da piccoli debiti, sia da grossi debiti. In riferimento ai debiti vorrei dire che le passate amministrazioni hanno lasciato dei debiti determinati spesso da grosse strutture fatte; mi riferisco ad esempio alla zona artigianale. Bisogna sottolineare una cosa per la zona artigianale: i debiti sono stati prodotti da cause che poi sono andate ingiudicate a distanza di dieci anni con la ragione da parte del proprietario per cui il comune è stato costretto a pagare delle somme. Però l’area artigianale è stata venduta da questa amministrazione con un ricavo di somme tali che hanno consentito di sopravvivere benino. I nostri debiti invece non dipendono da opere fatte, quindi per noi non si prospetta la possibilità di vendita per recuperare i debiti!”
– A quanto ammonterebbero i debiti fuori bilancio?
“Si parla di un milione di euro fuori bilancio, il comune è in anticipazione di cassa di 700mila euro e dobbiamo riscuotere 1milione e 700mila euro di crediti. Le possibilità che si prospettano sono due: o un ulteriore indebitamento o la dismissione dei beni. Il dissesto finanziario è solo l’ultima delle eventualità. Questi debiti sono stati aggravati dalla richiesta esplicita e scritta fatta da ex amministratori. Se dovessimo effettivamente pagare otto, dieci anni di arretrati andremmo in dissesto. Importante ora è salvaguardare l’interesse dell’ente, vedere se possiamo recuperare le somme che si devono al comune perché purtroppo un’altra pecca, forse, della passata amministrazione è stata la carenza nella capacità di recuperare tasse da parte dei cittadini. C’è stata una grande disattenzione. Il nuovo ragioniere si sta sforzando in tutti gli uffici di cercare di capire quali somme sono da recuperare nell’interesse generale. Recuperando le somme che forse devono al comune parte dei cittadini probabilmente potremmo riuscire a risanare l’Ente.”
– Ha appena accennato al nuovo ragioniere. Può parlarci delle new entry: il segretario comunale ed il ragioniere?
“Segretaria comunale è la signora Minissale Giuseppina da Mirto. Il ragioniere invece è a scavalco e si tratta di Saglimbeni Paolo.”
– Si è parlato di ingenti somme spese dall’amministrazione per spettacoli estivi. E’ vero?
“Il comune per questa estate non solo non ha speso un euro ma addirittura coloro i quali hanno fatto le manifestazioni le hanno fatte gratis e pagando pure la Siae.”
– Un accenno sulla squadra di calcio?
“Compito di un’amministrazione non è quella di fare una squadra di calcio per essere sponsorizzati; la mia intenzione era quella di ricreare una vecchia squadra di calcio che era stata l’onore del paese, l’Acr Indipendente. Il nome non è importante, importante è che rinasca lo sport vero a livello di Lega calcio. Deve essere lo sport per lo sport.”
– All’interno del consiglio vede un’evoluzione che possa far sperare nella fine del solito “muro contro muro”?
“Io non mi sono mai sentito un muro, sono sempre stato disponibile a qualunque tipo di discussione. Comunque ho sempre la speranza di poter collaborare tranquillamente nell’interesse della collettività.”
Simona Bordonaro