Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Messina della Guardia di Finanza durante uno specifico servizio di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, presso la stazione ferroviaria di Messina, hanno sottoposto a mirati controlli i passeggeri dei treni provenienti dal Nord Italia, concentrando particolarmente le attenzioni sul Milano-Catania, avvalendosi dei cani antidroga “Ralos” e dell’ultima arrivata “Isel’, tutti in forza alla squadra cinofili della Compagnia. All’interno di uno degli scompartimenti del convoglio ferroviario occupato da due passeggeri, il fiuto dei cani ha inizialmente segnalato la probabile presenza di sostanza stupefacente all’interno del borsone di un cittadino rumeno, M.C., di anni 23, nel quale, a seguito di perquisizione, veniva rinvenuto un pacchetto di fazzoletti vuoto contenente 9 ovuli di hashish del peso di 75 grammi. Il singolare ritrovamento ha immediatamente allertato le Fiamme Gialle, insospettite da un lato dalla forma ovulare della droga, tipica di quella trasportata all’interno dello stomaco, e dall’altro dallo spiccato cattivo odore che gli ovuli emanavano. Inoltre, il secondo occupante dello scompartimento, A.T., di anni 55, mostrava chiari segni di nervosismo, sudando e muovendosi continuamente. Pertanto, sospettando che uno dei due rumeni potesse trasportare altra droga al proprio interno, entrambi venivano accompagnati presso il locale Policlinico Universitario, per essere sottoposti ad accertamenti radiografici. Gli esami ospedalieri, successivamente, hanno confermato i sospetti dei militari, poiché veniva accertato che lo stomaco di A.T. era integralmente occupato da decine di ovuli della medesima natura di quelli inizialmente ritrovati. Pertanto l’uomo veniva sottoposto ad immediati trattamenti sanitari che gli permettessero di espellere il “carico” illegale trasportato. E così venivano recuperati dai finanzieri altri 122 ovuli, anch’essi presumibilmente di hashish, del peso complessivo di grammi 944.
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