Da otto secoli, la Comunità di Alì, si vanta del Patrocinio della Martire Agata. La tradizione, che affonda le sue radici nel fatto storico della traslazione delle Reliquie da Costantinopoli a Catania, narra che il 17 agosto del 1126 la nave che trasportava i resti mortali della Vergine Catanese, si sia fermata nella Marina di Alì. Il popolo di allora, avvisato di tale prodigio, scese dal colle S.Elena, dov’è l’attuale centro urbano di Alì, a rendere omaggio, con grande fede, alle Sacre Reliquie. L’allora Vescovo Maurizio, vedendo tanto fervore, volle donare ad essi parte del Velo che avvolgeva le Spoglie. Tanti sono stati i prodigi che nei secoli hanno visto la benevola presenza di S. Agata, e il popolo tutto, nell’innalzare ad Essa l’attuale chiesa Madre nel 1564, volle incidere nella parte più alta della facciata la scritta: "Agathae sub alis, Alì nulla timebit". Mai si era verificato, nella storia, che l’Insigne Reliquia si spostasse dalla Diocesi di Catania. “Siamo felici e onorati, spiega Carmelo Miceli membro dell’antica deputazione di S.Agata di Alì, di poter venerare per un giorno la preziosa Reliquia, molto cara al popolo Catanese, che si è sempre rivolto ad Essa per la salvaguardia della città e di ogni cosa”. Il prossimo 19 agosto anche Alì passerà alla storia per il culto di S.Agata.