Il sindaco di S.Teresa di Riva, dott. Alberto Morabito, in merito alla soppressione del presidio di continuità assistenziale (Guardia Medica), ha inviato una lettera di protesta al Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. n.5 di Messina e all’Assessore Regionale alla Sanità, nonché al presidente della Commissione Sanità della Regione Sicilia, al Procuratore della Repubblica ed al Prefetto di Messina. Il Sindaco di S.Teresa di Riva ha provveduto a diffidare le autorità competenti a rendere esecutiva la soppressione del presidio di Guardia Medica in questo Comune e a ripristinare nel più breve tempo possibile lo svolgimento di questo servizio essenziale ed insostituibile per la salute ed il benessere dell’intera cittadinanza, facendo rilevare che “ la soppressione del presidio di continuità assistenziale di S.Teresa di Riva, rappresenta un atto ingiustificato ed arbitrario, ancorchè penalizzante e discriminante – non solo sul piano sociale – ed il provvedimento emesso si configura come interruzione di un pubblico servizio di estrema importanza perseguibile anche sotto il profilo delle responsabilità penali”. Fa presente come difficoltà ed i disagi che si ripercuotono sulla cittadinanza, che non ha mancato di dare già segni di protesta e disapprovazione, sono di enormi proporzioni, tenuto conto che il presidio di continuità assistenziale rappresenta un insostituibile servizio di primaria importanza ed effettua una media di 5.000 interventi l’anno sull’intero territorio comunale, comprese le frazioni, alcune delle quali molto distanti dal centro e prive di adeguati servizi pubblici. Sottolinea ancora che “della decisione assunta, tanto improvvisa quanto immotivata, non è stato dato alcun preavviso né, tanto meno, alcuna spiegazione dalle competenti autorità, ancorchè tempestivamente interpellate non appena appresa la notizia dalla stampa, sottolinea che il provvedimento in oggetto risulta ancora più incomprensibile dal momento che S.Teresa di Riva è il comune con maggior numero di abitanti della provincia jonica del messinese, mentre i comuni limitrofi, che non sono stati colpiti da questa decisione inconsulta, risultano avere una popolazione e, quindi un bacino di utenza, non superiore ad un decimo”. Facendo presente, infine, che il presidio di Guardia Medica è allocato in locali facenti parte di un immobile di notevoli dimensioni, a due elevazioni fuori terra, di proprietà comunale, interamente concesso in comodato d’uso assolutamente gratuito ed esclusivo all’Azienda U.S.L. n.5 di Messina dove, peraltro hanno sede altri servizi sanitari, quali il Pte, la fisioterapia riabilitativa, il consultorio familiare, la neuropsichiatria infantile, ecc…