Da Randazzo riceviamo e pubblichiamo. (La famiglia del consigliere comunale cui è capitata questa disavventura politica è originaria di Furci) Manifesti mortuari al termine del turno di ballottaggio: accade anche questo a Randazzo dove, nei giorni scorsi, si è conclusa una lunga e snervante fase di campagna elettorale. Una competizione che, a questo punto e alla luce di quest’ultimo e di altri avvenimenti, non è stata poi così corretta e cristallina come qualcuno la vuole far passare. «Ieri negli spazi pubblicitari comunali un manifestino a lutto annunciava la mia “dipartita” – commenta Cettina Foti, vicepresidente uscente del Consiglio Comunale, riconfermata alla carica di Consigliere Comunale ed esponente del Movimento per l’Autonomia – con tanto di espressioni di dolore bipartisan e ringraziamenti. Ho già provveduto a denunciare questo fatto alla locale stazione dei Carabinieri, sporgendo querela per ingiuria e diffamazione e ho ricevuto la stima e la solidarietà dei tanti amici e politici del territorio che, come me, condividono la passione per la politica a favore della crescita del paese e il rispetto della dignità delle persone. Quanto accaduto la dice lunga sul clima politico che si respira in una Città completamente spaccata nell’opinione pubblica e questo gesto di inciviltà è icona del degrado morale, umano e politico che contorna alcuni contesti politici cittadini».